Dopo WandaVision, arriva su Disney Plus il 19 marzo la seconda serie del Marvel Cinematic Universe. Cominciamo la recensione del primo episodio di The Falcon and the Winter Soldier con la consapevolezza che, se non si fosse messa di mezzo la pandemia, effettivamente questo avrebbe potuto essere benissimo il titolo con cui scoprire cosa hanno in serbo per noi Kevin Feige e il suo team per quanto riguarda i progetti televisivi.
Molto meno folle e sperimentale di WandaVision, The Falcon and the Winter Soldier è puro stile MCU: per fortuna quello migliore.
Per intenderci: si riprendono l’atmosfera e l’azione spettacolare e ben girata di Captain America: The Winter Soldier dei fratelli Russo, uno dei film più riusciti dell’universo Marvel. D’altra parte le radici di questa serie in sei episodi si trovano proprio nei film: dal momento in cui abbiamo visto Anthony Mackie e Sebastian Stan in macchina in Captain America: Civil War (2016) sapevamo tutti che prima o poi questi due avrebbero avuto un buddy movie tutto per loro. E così è stato.
A giudicare da quanto si vede nel primo episodio, il tono qui è molto più serio e grave: ritroviamo Sam Wilson, aka Falcon, che conserva ancora lo scudo datogli da Steve Rogers. L’oggetto in vibranio ha un peso che va oltre quello fisico: è il peso di un’eredità, di un simbolo. Quello non è semplicemente lo scudo di Captain America, del leader degli Avengers: rappresenta tutta l’America. Qualcosa con cui è difficile confrontarsi, anche se hai combattuto contro Thanos. “Ci vogliono nuovo eroi, adatti per il mondo in cui viviamo” si dice in questa prima puntata. E Sam non si sente pronto a essere uno di loro. Meno che mai Bucky Barnes: il senso di colpa per ciò che ha fatto come Winter Soldier quando era a servizio dell’Hydra non lo fa dormire la notte.
“Grazie Captain America, ma questo appartiene a te”
Più del martello di Thor, più del guanto di Thanos, lo scudo di Captain America è probabilmente il simbolo più potente di tutto il Marvel Cinematic Universe. Vederlo prendere polvere in una teca di un museo è qualcosa che strazia il cuore. Purtroppo è lì che finisce in questa prima puntata: non sentendosi all’altezza di Cap, Falcon decide di privarsene, lasciandolo a Washington. Per essere degno deve prima sconfiggere i suoi demoni. Lo ritroviamo quindi correre in aiuto della suoi cari: la sorella, Sarah, sta per perdere l’attività di famiglia (sono pescatori del sud) e Sam fa di tutto pur di trovare le risorse necessaria per salvarla. Scopriamo così il suo lato più umano e affettuoso, sempre pronto a corre in soccorso delle persone che ama.
Il demone di Bucky invece è se stesso: lo vediamo fare terapia insieme a una psichiatra a cui dice con fermezza di non essere più Winter Soldier.
Il senso di colpa lo sta però logorando, al punto da impedirgli di instaurare qualsiasi relazione. È la stessa dottoressa a dirgli: “Nel cellulare hai solo dieci numeri e ignori i messaggi di Sam! Hai cento anni e sei solo.” È proprio questa la parola chiave di The Falcon and The Winter Soldier: solitudine. Lo era anche per Wanda in WandaVision. Con la morte di Iron Man e l’addio di Captain America, ritroviamo gli Avengers smarriti, insicuri, senza una guida. Come se fossero rimasti orfani e dovessero improvvisamente cavarsela da soli.
In The Falcon and The Winter Soldier l’azione è spettacolare
Per chi si è lamentato della mancanza di azione in WandaVision, tranquilli: questa recensione del primo episodio di The Falcon and The Winter Soldier dovrebbe rassicurarvi. L’azione c’è ed è spettacolare. I primi minuti della serie partono con una scena aerea davvero mozzafiato. D’altra parte lo scudo ora è in mano a Falcon ed è bellissimo poterlo vedere protagonista di acrobazie in aria, lui che è un ex paracadutista dell’Air Force. Non si è badato a spese e questa scena da sola vale la serie.
Se tutta l’azione di Kari Skogland è diretta così possiamo stare tranquilli.
Per il momento Winter Soldier ha più da fare nel rintracciare i parenti delle sue vittime per cercare il loro perdono, ma siamo sicuri che sarà al centro di combattimenti significativi. Anche perché il ritorno di Helmut Zemo (Daniel Brühl), ex-colonnello delle forze speciali di Sokovia che abbiamo incontrato proprio in Civil War, è dietro l’angolo. Una cosa è certa: soltanto perché la terribile minaccia di Thanos è stata fermata, non vuol dire che la Terra non abbia bisogno di eroi. Anche perché stavolta la minaccia più pericolosa sembra essere proprio il dubbio, l’incertezza:
se anche gli Avengers hanno paura e si sentono inadatti, come possiamo affrontare la vita noi comuni mortali?
Anthony Mackie e Sebastian Stan sono perfetti
Il creatore della serie Malcom Spellman ha concepito The Falcon and The Winter Soldier proprio come un buddy movie: come in WandaVision, tutto ruota attorno ai due protagonisti. Ormai sembra chiaro l’intento dei Marvel Studios: le serie tv di Disney Plus dedicate agli eroi Marvel sono delle appendici grazie a cui approfondire i personaggi. Qui al posto delle visioni di Wanda, e del linguaggio delle sitcom, a raccontare molto dei protagonisti sono i silenzi.
Falcon e Winter Soldier osservano molto e parlano poco, ma i loro sguardi dicono tutto.
Tutto questo non sarebbe possibile senza Anthony Mackie e Sebastian Stan: esattamente come Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei ruoli di Wanda e Visione, anche loro sono ormai un tutt’uno con Falcon e Bucky. Indossano gli abiti dei loro alter ego come fossero una seconda pelle. È questa la bellezza del MCU: grazie a un percorso coltivato con cura dal 2008, gli attori hanno letteralmente scritto questi supereroi insieme agli autori. È impossibile immaginarsi qualcun altro in questi ruoli. Stavolta poi entrambi possono dare maggiore spessore ai propri eroi, passando con disinvoltura da scene d’azione a momenti più introspettivi, fino a toni più leggeri da commedia. Non vediamo l’ora di scoprire dove li porterà il loro viaggio. E se già vi state domandando se a ogni uomo anziano che si vede sullo sfondo grideremo: “È Cap!” mettetevi l’anima in pace: anche The Falcon and The Winter Soldier è pieno di easter eggs. La caccia continua.
The Falcon and The Winter Soldier è su Disney Plus dal 19 marzo
Come scritto nella recensione del primo episodio di The Falcon and The Winter Soldier, questa nuova serie Marvel si rifà alle atmosfere di film come Captain America: Winter Soldier. Scopriamo qualcosa in più sui protagonisti, ma non mancano scene d'azione spettacolari. Ci sono tutte le premesse per un buon prodotto.
- The Falcon and The Winter Soldier è puro racconto Marvel: quello migliore.
- Le scene d'azione sono spettacolari.
- Scopriamo finalmente il lato più intimo di Falcon e Bucky.
- Anthony Mackie e Sebastain Stan sono un tutt'uno con i loro personaggi.
- Chi si aspettava qualcosa di sperimentale come WandaVision resterà deluso.