Millantava di avere informazioni riservate utili per fare i soldi in borsa e le vendeva online. Sono queste le accuse rivolte ad un ingegnere di SpaceX nel primo caso della SEC – l’authority che vigila sulla finanza americana – che riguarda il cosiddetto darkweb.

Secondo la SEC, le informazioni vendute da James Roland Jones – questo il nome dell’ex dipendente di SpaceX – erano false e, in altre parole, non avrebbero comunque permesso agli acquirenti di ottenere un indebito vantaggio nelle operazioni di borsa.

Questo scherzetto rischia comunque di costare molto a Jones, che ora si trova davanti ad una possibile condanna a cinque anni di carcere. Il tribunale non ha ancora fissato una data per la sentenza, ma l’ex SpaceX si è già dichiarato colpevole nel tentativo di avere uno sconto sulla pena.

Le operazioni illegali dell’ex dipendente dell’azienda di Elon Musk si sono svolte dal 2016 al 2017. Jones avrebbe cospirato con un altro uomo per vendere presunte informazioni di insider trading su alcuni portali accessibili esclusivamente usando il protocollo Onion (e quindi dal browser TOR), incluso un forum interamente dedicato alla vendita di tecniche – vere o meno – su come barare a Wall Street.

I pacchetti di finte informazioni divulgate dall’ingegnere sarebbero stati acquistati da diversi utenti, rigorosamente pagando in Bitcoin.