Dopo aver dato voce sia a Rick che a Morty, protagonisti di Rick e Morty, Justin Roiland crea una nuova serie animata: dal 23 febbraio è disponibile su Star, sezione per adulti di Disney Plus, Solar Opposites.
Questa volta siamo sulla Terra, ma i protagonisti non sono umani: Roiland doppia Korvo, membro di una famiglia di quattro alieni in fuga dal proprio pianeta ormai sull’orlo del collasso. L’impatto con la cultura degli umani per loro è sconvolgente.
Sembra proprio di essere in una storia parallela di Rick e Morty (e il suo creatore ha infatti detto che gli piacerebbe fare un crossover tra le due serie tv), anche perché il senso dell’umorismo è molto simile. Nel terzo episodio (la prima stagione comprende otto episodi) di Solar Opposites, tutto ruota attorno a un numero di magia. Un numero di magia ben riuscito è un po’ come una buona battuta. Qual è il segreto per realizzarne una? Lo abbiamo chiesto proprio a Justin Roiland.
Intervista a Justin Roiland su Solar Opposites
È una domanda difficile, perché la commedia è molto soggettiva.
Sono sicuro che per ogni 5 persone che si divertono con Solar Opposites, ce ne sono altre 5 a cui questo tipo di umorismo non piace. Vale per tutti: è difficile piacere a tutti quando si fa commedia. Credo che le buone battute siano quelle che ribaltano le aspettative.
E anche qui è una cosa molto soggettiva. Di solito è molto divertente se ti aspetti che un personaggio faccia una cosa e poi ne fa un’altra. Dipende da che cos’è.
Non è mai divertente analizzare la commedia. È sempre la morte della commedia.
Cerco di fare sempre ciò che piace a me e mi dà gioia. Quando scriviamo ci facciamo prendere dal momento e seguiamo quella direzione.
C’è molto meno metodo nelle battute di quanto non ci sia invece nella struttura narrativa. La piega che prende la storia, le ambientazioni, le conseguenze sono precise, c’è un inizio, uno svolgimento e una fine, una cosa che piace al pubblico. Per quello ci vogliono studio e ragionamento.
La commedia invece è tutta questione di istinto.