Addestrare una macchina a compiere azioni “creative” non è affatto semplice, soprattutto perché i criteri che normano il successo dell’atto immaginifico sono spesso astratti o, perlomeno, difficili da definire. IBM non si è però fatta scoraggiare e ha lavorato a una IA che è riuscita a tenere testa al campione di dibattiti Harish Natarajan.

Lo strumento, battezzato Project Debater, funziona perlopiù come un avanzatissimo simulatore di scacchi: una volta impostato l’argomento di discussione, il suo algoritmo cerca di concatenare “mosse” di dialettica che possano concatenarsi per offrire la migliore strategia possibile.

Per ora PD non è stato ancora in grado di battere Natarajan, ma, a sua parziale discolpa, bisogna tenere in considerazione che la sua struttura sia perlopiù addestrata ai discorsi d’apertura e che sui lunghi tragitti tenda ad avere una resa meno accattivante, pur mantenendo comunque dei buoni standard.

L’addestramento di machine learning, d’altronde, è particolarmente intricato, non è sufficiente delegare tutti gli esercizi al solo potere di calcolo degli strumenti elettronici. Gli approcci alla retorica partoriti dalla IA sono infatti stati consegnati dalla IBM a una platea di esperti del settore, i quali hanno dovuto offrire un giudizio numerico che andasse a qualificare su una scala da 1 a 5 quanto fossero convincenti le argomentazioni sollevate da Project Debater.

 

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