Pringles ha presentato le patatine al gusto di criptovaluta. Ovviamente si tratta di una super edizione limitata. E ancora più ovviamente non stiamo parlando di delle vere patatine ma di un NFT, ossia un collezionabile virtuale emesso e registrato attraverso la Blockchain.

Pringles non è il primo brand del cibo junk a cedere al fascino dei non-fungible token, ancora prima era stato il turno di Taco Bell con i suoi crypto-tacos. In quel caso chi acquistava uno dei NFT riceveva però anche un voucher da 500$ da spendere in uno qualsiasi dei ristoranti della catena.

CryptoCrisp, questo il nome del NFT, è stato realizzato dall’artista Vasya Kolotusha. Ne sono stati prodotti solamente 50. Curiosamente, i proventi della vendita non vanno all’azienda e nemmeno ad una onlus (come avvenne nel caso di Taco Bell) ma interamente all’artista.

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Le CryptoCrisp di Pringles sono in vendita su Rarible, una delle principali piattaforme dedicati all’arte digitale e ai collezionabili NFT. Il prezzo di partenza era fissato a 0.0013ETH: ossia 2$, quanto un normale tubo di Pringles. Mentre scriviamo questa news, le offerte si aggirano sui 40$. Non male, è una cifra piuttosto accessibile per il (folle) mondo dei collezionabili virtuali.

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