A novembre del 2020 Apple aveva richiamato alcune vecchie pubblicità degli anni Duemila facendo tornare in scena il “PC guy” in modo da dimostrare in chiave parodistica quanto le performance del Mac fossero superiori se comparate a quelle del proprio competitor. Intel ora risponde alla sfida, redimendo l’allora “Apple guy” con degli spot che punzecchiano i prodotti della Mela.

Se siete troppo giovani per aver vissuto gli anni d’oro delle pubblicità spietate, eccovi una breve contestualizzazione: nel 2006 Apple voleva cercare di uscire dalla nicchia di mercato della controcultura per passare al mainstream e un simile desiderio era riflesso anche dalle sue squisite réclame.

Queste umanizzavano PC e Mac per metterli sornionamente al confronto, deridendo con crudele arguzia l’obsolescenza seriosa dell’azienda digitale fondata da Bill Gates. Erano corti al limite della scorrettezza, ma erano anche incredibilmente divertenti (si, siamo delle persone orribili).

Il nuovo spot Intel non arriva a simili traguardi di ferocia, ma chiaramente riflette lo spirito dei tempi che furono. L’azienda informatica ha infatti assoldando l’attore che interpretava il cosiddetto “Apple guy”, Justin Long, per partecipare a una pubblicità comparativa tutt’altro che super partes.

Mentre le critiche mosse anni addietro da Apple erano brutali proprio perché colpivano dove faceva più male, le osservazioni di Intel si limitano oggi a criticare elementi superficiali, quali le scelte estetiche dell’avversaria o il fatto che i MacBook non possano essere convertiti in tablet.

Ci auguriamo che Apple tenga botta e che reintegri definitivamente nelle sue campagne il “PC guy”. Allora sì che sarà battaglia senza pietà.

A seguito potete trovare i video dei nuovi e dei vecchi spot:

 

https://www.youtube.com/watch?v=rvDDC6ktCUg&list=RDCMUCk7SjrXVXAj8m8BLgzh6dGA&ab_channel=Intel

 

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