Per quanto Activision Blizzard abbia avuto un anno fiscale sorprendentemente positivo, 50 dei suoi dipendenti sono stati licenziati a causa di una ristrutturazione interna dovuta alla pandemia di Covid-19. Una ristrutturazione che potrebbe essere giustificata da evoluzioni del settore dello sport digitale.
La tabella degli eventi di e-sport prevista per il 2020 è saltata e il 2021 non sembra offrire molte possibilità aggiuntive di incontro. Non solo, il periodo passato senza che i mega-raduni trovassero una dimensione fisica ha dimostrato all’azienda videoludica quanto sia agile gestire le lege sportive di videogiochi direttamente attraverso la Rete
I giocatori stanno sempre più scegliendo di connettersi alle nostre partite digitalmente e il [nostro] team dedicato all’e-sport, come succede anche per gli sport tradizionali, l’intrattenimento e l’industria delle trasmissioni, ha dovuto adattare i suoi modelli a causa dell’impatto che la pandemia ha avuto sui nostri eventi live,
ha riferito un portavoce dell’azienda.
Pare comunque che, in un modo o nell’altro, la ditta videoludica abbia deciso di continuare a confidare nell’online in modo stabile e continuativo, valutando delle alterazioni “reattive” al modello consolidato dei tornei di Call of Duty e Overwatch..
I dipendenti sarebbero quindi stati licenziati per un motivo prettamente strategico: i loro servizi non sarebbero più utili al modello di eventi a cui sta pensando Activision Blizzard. Ora non resta che capire se l’intervento preveda un semplice taglio al ribasso del budget dedicato al settore o se l’azienda sia pronta a reinvestire in un nuovo e inedito modello.
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