Cruise control adattivo: siamo sicuri che sia un amico della sicurezza stradale?

Chi ha la fortuna di avere un veicolo relativamente recente, sa bene quanto il cruise control adattivo faccia la differenza. Specie nei lunghi viaggi in autostrada: libera l’automobilista da praticamente ogni incombenza. Una volta attivato, bisogna soltanto preoccuparsi dello sterzo e di eventuali frenate.

Sulla carta dovrebbe anche essere un ottimo aiuto sul fronte della sicurezza: è l’auto a decelerare automaticamente – di solito fino ad una velocità minima di 20Km/h – in caso di improvvisi congestionamenti, o di brusche frenate da parte delle auto che ci precedono.

Eppure, quando si parla di sistemi che hanno il compito di facilitare la guida bisogna sempre occuparsi dell’altra faccia della medaglia: il rischio è che l’automobilista finisca per affidarcisi ciecamente, abbassando la guardia o commettendo imprudenze. Una questione che è stata ben studiata e approfondita in relazione ai sistemi di assistenza alla guida avanzata, come lo stesso Autopilot di Tesla — più volte finito oggetto di scrutinio dopo alcuni tragici incidenti mortali.

L’IIHS – Insurance Institute for Highway Safety – ha cercato di analizzare l’impatto del cruise control adattivo sullo stile di guida degli automobilisti. Per farlo ha condotto un test con un piccolo gruppo di 40 automobilisti, diviso a sue volte in due sottogruppi. Gli automobilisti del primo gruppo hanno guidato per un mese un Range Rover Evoque del 2016, mentre quelli del secondo avevano a disposizione una Volvo S90 del 2017.

I veicoli sono stati attrezzati con alcuni sensori in grado di monitorare diversi parametri di guida. Il risultato dello studio non ha individuato particolari differenze trai due gruppi. A prescindere dall’auto guidata, i volontari si sono comportati grossomodo allo stesso modo.

Lo studio ha rivelato che gli automobilisti che utilizzano il cruise control adattivo mostrano una tendenza a guidare sopra ai limiti stradali. La media delle violazioni è relativamente esigua: si parla di una velocità di 11.2 Km/h superiore ai limiti quando il cruise control adattivo è attivo. Peraltro, è un numero che di discosta di pochissimo dalla media di chi guida senza ACC: 9,8Km/h sopra ai limiti.

Eppure, anche questo piccolo scarto rispetto ai limiti imposti dalla legge ha delle serie e gravi conseguenze. Lo studio ha stimato che tanto basta per aumentare il rischio di incidenti fatali del 10%, di incidenti lievi del 4% e di incidenti con danni alla proprietà del 3%.

 

 

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