Cyanide & Happyness è una delle webcomic più conosciute e famigerate del web, con uno stile comico surreale e cinico che li ha sempre contraddistinti.
Dopo il loro primo tentativo con Joking Hazard (una specie di Cards Against Humanity a fumetti) ora è un piacere per noi scrivere la recensione di Il Trauma del Tram, il secondo sconfinamento nel mondo dei boardgames per gli autori di una delle strisce comiche più irriverenti del web. Sarà andato a buon fine?
Non il solito tram tram
Se avete avuto modo di dilettarvi con la filosofia etica (o più semplicemente avete visto The Good Place), di sicuro avrete sentito parlare del “dilemma del carrello”. Si tratta di un esperimento mentale che ci mette di fronte ad una scelta: se fossimo i conduttori di un tram fuori controllo che si sta dirigendo verso cinque persone su di un binario e potessimo utilizzare uno scambio ferroviario che ci farebbe investire invece una persona soltanto, saremmo pronti a farlo?
Se la versione più basic di questa domanda si riduce a “saresti disposto a prendere attivamente parte all’uccisione di qualcuno per salvare cinque persone”, i ragazzi di Cyanide & Happiness han deciso di mettere un po’ di pepe in più sul binario. Benvenuti a Il Trauma del Tram, il gioco a tema filosofico più cinico che ci sia!
In questo party-game, a turno ognuno dei giocatori dovrà diventare il tramviere e prepararsi ad una folle corsa. Tutti gli altri giocatori saranno assegnati casualmente a due squadre, ognuna con un corrispondente binario. Lo scopo di ogni round è convincere il tramviere ad andare sul binario degli avversari, uccidendo e distruggendo tutto quello che incontrerà sul suo inevitabile cammino.
Ad ogni squadra vengono assegnate tre carte Vittime, tre carte Cattivi e tre carte Modificatore. Le carte Vittime rappresentano cose che non volete che vengano distrutte e verranno piazzate sul vostro binario: si va dai nonni del tramviere, ai suoi animali domestici, ad un piccolo ma affiatato gruppo di girl scout in escursione. Dopo che ogni squadra avrà piazzato una carta vittima sul suo binario, ne verrà estratta a caso un’altra per ogni binario, andando a complicare ulteriormente il dilemma etico.
Dopo ciò, ogni squadra giocherà sul binario avversario una carta Cattivo, che rappresenta il peggio che l’umanità ha da offrire, si tratti di Hitler, Kim Jong Un o l’inventore delle pubblicità pop-up. Infine ogni squadra giocherà una carta Modificatore che servirà ad incasinare ulteriormente la mente del povero tramviere: quelle girl scout potranno sembrare innocenti, ma avresti mai immaginato che la tenera Suzie sogna segretamente una pulizia etnica?
Quando tutte le carte sono in tavola, inizia la bagarre: ogni squadra deve cercare di convincere in maniera spassionata il tramviere a non spatassare i soggetti presenti sul suo binario. Vale tutto, dagli appelli accorati alle minacce velate passando perfino alle lacrime di coccodrillo. Quando il tramviere avrà fatto la sua scelta, tutti i membri della squadra che avrà ricevuto un tram in faccia riceveranno un token teschio e l’infame ruolo del tramviere passerà al giocatore successivo. Quando tutti i giocatori avranno vestito i panni del tramviere due volte il gioco terminerà e chi avrà meno token teschio sarà il vincitore! ma non per questo avrà la coscienza pulita.
Traumi complessi
Il Trauma del Tram è un party-game senza tante pretese sulla falsa riga di giochi come Cards Against Humanity, Coco Rido e Joking Hazard e ci piace per questo. Le regole si spiegano in un minuto, si possono coinvolgere molti giocatori e girando costantemente il ruolo di tramviere tutti hanno la possibilità di vestire i panni del giudice-giuria-boia.
A differenza dei giochi che ho citato, il fattore più divertente nel Trauma del Tram è l’accorata discussione che emerge ad ogni round. Non pensavo che sarei mai arrivato a sostenere che “la terza guerra mondiale in fondo non è malaccio, ed anche se ci fosse i tuoi nonni morirebbero comunque”, ma tant’è. Discussioni assurde su quali vite abbiano più valore si scontrano in una cacofonia di battute e risate, dove la spunta chi ha più fortuna con le carte e la parlantina più abile.
Come gli altri giochi che ho citato, però, soffre del problema della ripetitività. Rimane molto mitigato dal fatto che si giocano combinazioni di almeno 4 carte diverse ogni volta e che i modificatori, se usati con fantasia, possono davvero stravolgere la partita ma è innegabile che se questo gioco lo si usa troppo spesso si rischia di fargli perdere mordente. Ciononostante rimane un must nelle serate in compagnia (che, speriamo, saranno presto nuovamente una parte delle nostra routine)
In coda alla nostra recensione di Il Trauma del Tram non possiamo che consigliarlo se siete alla ricerca di un gioco spregiudicato e divertente che vi faccia difendere le posizioni più tremende e fare grasse risate alle spese di innocenti schiacciati sui binari. Se vi stuzzica l’idea di un party-game semplice e veloce da spiegare, divertente da giocare e con un pizzico di black humor che non guasta mai, Il Trauma del Tram è la scelta corretta!
In coda alla nostra recensione di Il Trauma del Tram non possiamo che consigliarlo se siete alla ricerca di un gioco spregiudicato e divertente che vi faccia difendere le posizioni più tremende e fare grasse risate alle spese di innocenti schiacciati sui binari. Se vi stuzzica l'idea di un party-game semplice e veloce da spiegare, divertente da giocare e con un pizzico di black humor che non guasta mai, Il Trauma del Tram è la scelta corretta!
- Semplice da spiegare
- Veloce da giocare
- Le discussioni che ne scaturiscono sono fantastiche
- Tende ad essere ripetitivo se giocato spesso
- Non per tutti i palati