Alcuni ricercatori della Essex University, Regno Unito, hanno sviluppato una IA che sembra effettivamente in grado di diagnosticare l’infezione da Covid-19 attraverso il solo suono dei colpi di tosse. Lo strumento dovrà ora passare il vaglio della comunità medica, ma qualora si dovesse confermare efficace offrirebbe un’alternativa rapida, poco invasiva ed estremamente semplice per identificare gli affetti da coronavirus, alleggerendo le pressioni sulle cliniche e velocizzando il tracciamento.

In questo genere di casi, essere diffidenti è sempre una buona prassi, tuttavia il documento pubblicato dagli scienziati fa riferimento a risultati che sono tanto positivi da essere strabilianti. Non solo il software creato sarebbe in grado di identificare i malati di coronavirus senza che sia prelevato a loro alcun campione biologico, ma le percentuali di affidabilità sarebbero ai massimi livelli.

Il programma di IA, chiamato DeepCough3D, coglie frequenze che l’orecchio umano non è in grado di udire e grazie a queste analizza i file audio dei colpi di tosse del paziente per determinare se sia o meno affetto da Covid-19.

Per assicurarsi che il programma fosse valido, i ricercatori hanno coinvolto nella ricerca 8.380 ospiti di diversi ospedali messicani e spagnoli, tutti quanti manifestanti violenti colpi di tosse. Questi soggetti, sottoposti ai test molecolari, si sono rivelati positivi al coronavirus nel 2.339 dei casi, mentre i restanti erano affetti da altre patologie.

I file audio sono stati filtrati attraverso un algoritmo di decomposizione empirica, il quale ha portato alla classificazione delle clip all’interno di una rete neurale artificiale, generando un web tool che, a dire delle parti coinvolte, è capace di garantire una precisione di diagnosi del 98,8 per cento.

Ricerche omologhe sono state portate avanti anche dal MIT – peraltro con risultati simili -, tuttavia l’Università dell’Essex è tra le prime a essersi interamente appoggiata a dati validati dagli ospedali.

 

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