L’artista video Bruno López ha adoperato il deep-learning per dare vita a un video musicale completamente inedito che però si poggia interamente su materiale “riciclato” da band di Spotify. Il creativo ha infatti carpito 50.000 immagini di copertine dalla risoluzione 640 x 640, quindi le ha passate in un programma scritto con Python e le ha riversate in una rete generativa avversaria.

Per semplificare un poco il lavoro alla IA, il codice scritto dallo spagnolo si è assicurato di catalogare le cover per colore e per la presenza di ritratti umani, aggiungendo come clausola che la variazione delle figure fosse alternata sul ritmato del brano Interference di Sound Stabs.

Il sistema di deep-learning adoperato dall’artista, un’architettura StyleGAN2 di Nvidia, è stata addestrato per diversi giorni, prima di riuscire a metabolizzare del tutto i dati in modo che si tramutassero in un’esperienza allucinogena che esplode in sé stessa. Un po’ di lavoro di editing in Adobe Premiere e il tutto è stato caricato su YouTube.

Poco sorprendentemente, questo intervento non è il primo esempio di lavoro musicale partorito da López, il suo pedigree indica che è anche un compositore che opera nel video e nel videoludico. Nel campo del digitale, invece, non ci sono segni di un precedente uso di IA, ma si è dilettato nella modellazione 3D, con sviluppi su Maya e Arnol Renderer.

 

 

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