Una nuova generazione di droni insetti si sta avvicinando

Il MIT sta cercando di creare droni dalle dimensioni degli insetti che siano in grado di resistere qualche colpo prima di sbriciolarsi.
Di droni minuscoli ne sono già stati fatti e solitamente, per mantenerli leggeri, si sono adoperate strutture di base di ceramica, un materiale che porta vantaggi innegabili, ma che non è certamente noto per la sua resistenza agli urti. Per far sì che una simile tecnologia possa avere effettivamente usi pratici, i ricercatori stanno indagando nuove soluzioni e potrebbero essere vicini a un risultato.
I nuovi modelli di droni insetti sono descritti dagli stessi scienziati che li hanno costruiti come “audiocassette a nastro con le ali”.. e non a torto. Sono composti da minuscoli parallelepipedi creati con nanotubi di carbonio ricoperti da cilindri di gomma.
Le ali sono mosse da attuatori soffici che, stimolati con impulsi elettrici, si estendono e si contraggono per simulare un movimento organico e incredibilmente rapido.
Le macchine così create riescono a preservare una leggerezza notevole – circa 0.6 grammi -, ma possono anche vantare una struttura elastica che riesce ad assorbire i piccoli impatti.
L’ostacolo maggiore, ora come ora, è lo stoccaggio della batteria. In questi test esplorativi, infatti, i ricercatori hanno preferito concentrarsi sul frame base, tergiversando sulla problematica dell’alimentazione.
Per sollevare le loro piccolissime macchine volanti, pertanto, hanno dovuto agganciarle a dei cavi che garantivano il costante afflusso di elettricità, dettaglio che nel mondo reale ne ridurrebbe enormemente la funzionalità.
Una volta perfezionata la tecnologia, tuttavia, potremmo trovarci davanti a un salto evolutivo tecnologico di tutto rispetto. In più potremo finalmente costruire i boccini d’oro.
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- MIT’s insect-sized drones are built to survive collisions (techcrunch.com)


