Roaming Zero: tariffe zero fino al 2032 e nuovi diritti per i consumatori

La Commissione europea chiede altri 10 anni di Roaming Zero, l’iniziativa per abbattere i costi di roaming all’interno degli Stati membri.

L’UE conferma l’iniziativa Roaming Zero, ossia il divieto di tariffe extra per chi usa il suo piano dati all’interno da un paese membro diverso da quello d’origine. Il nuovo regolamento proposto dalla Commissione prevede che Roaming Zero, in vigore dal 2017 e in scadenza nel 2022, venga esteso almeno fino al 2032 con una serie di importanti novità.

Gli operatori mobile dovranno garantire al consumatore la stessa velocità e qualità di navigazione prevista dal suo contratto, ovviamente nel limite delle capacità dell’infrastruttura dello Stato in cui ci si trova. Questo significa che se il consumatore dispone di un piano tariffario che offre la connettività 5G, questa dovrà essere garantita anche quando è in viaggio in un altro Stato membro.

Più in generale, l’operatore mobile dovrà garantire al consumatore in roaming l’accesso a tutte le tecnologie di rete, senza restrizioni di alcun tipo. Questo vale a maggior ragione per i servizi d’emergenza che, a prescindere dalle modalità di contatto, dovranno sempre essere gratuiti.

Gli operatori sono anche obbligati a garantire la massima trasparenza su eventuali costi extra, si pensi ad esempio al turista che dovesse chiamare un numero per cui è previsto il pagamento di una tariffa maggiorata.

Ovunque ci troviamo in Europa, possiamo contattare i nostri cari, parlare di affari e condividere storie mentre viaggiamo senza temere bollette salate. L’abolizione delle tariffe di roaming è un ottimo esempio di come l’UE garantisce la connettività di milioni di cittadini e ne migliora la vita quotidiana. Con le nuove norme il roaming continuerà ad essere accessibile senza costi aggiuntivi e sarà addirittura migliore

ha detto il Presidente della Commissione UE, Margrethe Vestager.