Intervista a Ryan Phillippe, protagonista maschile di Big Sky, serie Star Original ideata da David E. Kelley, già creatore di Big Little Lies e The Undoing. L’attore è un detective privato che cerca due ragazze scomparse nel Montana. Dal 23 febbraio su Disney Plus.

Dal 23 febbraio è disponibile su Disney Plus Star, la sezione per adulti della piattaforma di streaming, che oltre a comprendere vecchi film e serie comprese precedentemente nei cataloghi di 20th Century Fox e ABC, mette in campo anche i primi contenuti originali. Tra le serie tv Star Original c’è Big Sky, ideata da David E. Kelley, già creatore di Big Little Lies e The Undoning.

 

 

Anche questa volta si parte da un romanzo, The Highway di C. J. Box (pubblicato nel 2013, primo capitolo di una trilogia), e anche questa volta ci sono uomini che odiano le donne e vogliono far loro del male, silenziarle, dominarle. È quello che succede a due ragazze, scomparse mentre sono in viaggio lungo l’autostrada del Montana. Sulle loro tracce si mettono i detective privati Cody Hoyt (Ryan Phillippe) e Cassie Dewell (Kylie Bunbury): per loro è una faccenda personale, visto che una delle adolescenti è la fidanzata del figlio di Cassie.

 

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Una volta arrivati sul posto i due scoprono che non è la prima volta che scompaiono delle donne in quella zona. Per seguire questa fitta rete di violenza la coppia di investigatori chiede l’aiuto di Jenny Hoyt (Katheryn Winnick), ex moglie di Cody. Insieme scopriranno che niente è come sembra. Soprattutto nelle apparentemente onestissime cittadine di provincia.

Abbiamo raggiunto il protagonista maschile di Big Sky via Zoom: per ognuno dei suoi 16 episodi la serie richiede tutta la nostra attenzione.

 

 

 

Intervista a Ryan Phillippe protagonista di Big Sky

 

 

Il genere “va sempre più un casino” come direbbe Hansel di Zoolander, in particolare se usato per raccontare la realtà di oggi nei suoi aspetti più inquietanti e controversi. La Blumhouse Productions di Jason Blum e Ryan Murphy sono anni che utilizzano storie horror e thriller per parlare di ciò che non va nelle società contemporanea.

 

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Big Sky ha lo stesso approccio: apparentemente parte come il classico thriller crime, in cui dei detective hanno un caso da risolvere. Poi invece si trasforma in un’occasione per parlare di razzismo, misoginia e transfobia. Per Ryan Phillippe oggi le serie tv sono il mezzo migliore per racconti di questo tipo:

Se cerchi di raccontare una storia in due ore non puoi soffermarti sui dettagli ed esplorare quel mondo.

Con una serie tv puoi andare più in profondità e avere un quadro più completo di quello che sta succedendo.

Facciamo intrattenimento. Questo è il tipo di serie che ti coinvolge e richiede tutta la tua attenzione per cercare di prevedere cosa succederà, ma la serie ti sorprende sempre.

Big Sky è su Star, sezione per adulti di Disney Plus, dal 23 febbraio