Covid-19, negli Stati Uniti i vaccinati hanno superato quota 43.6 milioni

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Nella scorsa settimana, gli USA hanno effettuato in media 1.7 milioni di vaccini al giorno. Merito di due importanti vantaggi che distanziano la superpotenza dal resto dei Paesi occidentali.

Sono già 43.6 milioni gli statunitensi che hanno ricevuto almeno una delle due dosi di vaccino contro il Covid-19. Gli Stati Uniti, scrive Axios, sono così rapidamente diventati uno dei primi paesi per numero di vaccini, sia in proporzione alla popolazione, sia in numeri assoluti.

A fare meglio sono soltanto Israele, Seychelles, Emirati Arabi, Regno Unito e Bahrein, ossia tutti Paesi che – al netto di un risultato comunque ragguardevole – devono gestire una popolazione estremamente più piccola rispetto a quella degli USA.

Gli Stati Uniti, continua Axios, stanno distribuendo le dosi dei vaccini al triplo della velocità media dei Paesi dell’Unione Europea. Se si prende per riferimento il Canada, gli USA hanno una performance pari al quintuplo di quella dei loro vicini settentrionali.

Il primato degli USA si spiega grazie a due vantaggi fondamentali: risorse economiche illimitate e capacità di produzione domestica. Non soltanto il Governo degli Stati Uniti ha il potere di riservare un numero maggiore di dosi rispetto ad altri Paesi, ma ha anche la capacità di produrli internamente – diminuendo i costi e le attese della logistica. Sono ben due le case farmaceutiche che, con un vaccino approvato e già in distribuzione, hanno la loro sede in Nord America: Moderna e Pfizer/BioNTech. Solo del vaccino di Moderna, apprendiamo sempre da Axios, gli Stati Uniti sono riusciti a riservare oltre il 40% delle dosi prodotte fino ad adesso.

Nella scorsa settimana, la campagna di vaccinazione statunitense ha preso il volo con una media di 1.7 milioni di vaccini al giorno.

 

 

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