Nassim Taleb si scaglia contro le criptovalute. «Sono un magnete per idioti», ha scritto l’autore del bestseller “Il cigno nero”.

A rompere l’isteria per i Bitcoin ci pensa Nassim Taleb, guru della matematica finanziaria e autore del best-seller ‘Il cigno nero‘. Quella di Taleb è considerata una delle voci più autorevoli sulla finanza a livello globale — anche se il suo piglio polemico lo ha reso un nome indigesto a molti insider.

 

 

Nelle ultime ore Taleb ha annunciato di aver venduto tutti i suoi Bitcoin, definendo la criptovaluta – nell’ordine- un fallimento e un ‘magnete per idioti’. Nassim Taleb, come altri prima di lui, punta il dito contro l’estrema volatilità dei bitcoin.

Una valuta non dovrebbe mai essere più volatile di ciò che acquisti/vendi con essa. Non è possibile esporre i prezzi della merce in bitcoin

Non bastasse, non manca nemmeno una stoccata verso gli entusiasti della criptovaluta, che, stando a Taleb, sarebbero perlopiù ‘dei sociopatici che negano il Covid-19’.

 

 

Il dibattito tra gli economisti sull’eventuale natura di moneta delle criptovalute e in particolare dei Bitcoin è arrivato anche in Italia. Recentemente l’economista Michele Boldrin ha organizzato una diretta su YouTube per confrontarsi sul tema con alcuni sostenitori dei bitcoin. «Quindi tutto può essere una moneta, anche il Gronchi Rosa», ha detto Boldrin a chi gli faceva notare che il bitcoin è accettato come metodo di pagamento da migliaia di vendor.

Semplificando, una valuta risponde per definizione a tre funzioni: mezzo di scambio, riserva di valore e unità di conto. Se è vero che il bitcoin adempie al primo compito – almeno in alcuni casi circoscritti – i critici della criptovaluta sostengono che adempia male o per nulla alle ultime due funzioni ed è di fatto impossibile riconoscergli la dignità di valuta.