Jaguar Land Rover annuncia in pompa magna che dal 2025 il suo brand di lusso si affiderà esclusivamente al motore elettrico.

L’azienda britannica, insomma, si accoda a quello che si potrebbe cinicamente definire il trend Green. Per quanto l’obiettivo previsto sia in effetti audace e degno di stima, infatti, il brand ha una storia tutt’altro che radicata nell’ecosostenibilità ed è facile ipotizzare che la sua sensibilità ritrovata sia più legata a fattori esterni che a posizioni etiche.

A oggi, Jaguar si è affidata solamente una volta all’elettrico, creando la Jaguar I-Pace SUV, ma anche quella singola volta si è dovuta affidare a fabbriche esterne, pronte ad accogliere quelle sfide per cui la ditta è ancora impreparata.

La scommessa è quindi il cambiamento e per cambiare rapidamente rotta, l’azienda sta investendo 2,5 miliardi di sterline (quasi tre miliardi di euro), rivisitando profondamente il proprio atteggiamento manageriale.

Un percorso tardivo, ma anche opportuno, visto che Jaguar Land Rover è tra i brand che storicamente hanno la tendenza a sforare i limiti dei target sulle emissioni imposti dall’Unione Europea. Un vizietto tanto sistemico che ogni anno la ditta mette sin da subito nei conti il fatto di dover spendere decine di milioni di euro per far quietare l’UE.

D’altronde lo stimolo per il cambiamento è bello alto e non solo a livello ecologico. Molte nazioni si stanno attrezzando per rendere illegale la produzione di autovetture a combustione interna. Tenendo conto che JLR ha sede nel Regno Unito, ha comunque fino al 2030 per alterare la sua struttura. Se dovesse sforare anche quella deadline, non le resterà che chiudere bottega o, presumibilmente, pagare ulteriori multe.

 

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