Gates ritiene che ogni Paese ricco dovrebbe rinunciare agli allevamenti di bestiame, quindi mangiare burger vegetali o sintetici.

Sia chiaro, non è un nostro collegamento forzato e provocatorio, ma la posizione esplicita del fondatore di Microsoft. Si potrebbe immediatamente obiettare che una dieta vegana potrebbe offrire gli stessi risultati, ma evidentemente l’uomo ha ben poca fiducia nel cambiamento delle abitudini alimentari del mondo globalizzato.

Sarà per questo che ha investito praticamente in ogni azienda che lavora a sostitutivi della carne: Beyond Meats, Carbon Engineering, Impossible Foods, Memphis Meats, Pivot Bio e altri ancora.

Ma cosa ha portato Gates a una simile affermazione? Principalmente il fatto che il bestiame emette troppe flatulenze. Una buona fetta delle emissioni di gas serra è effettivamente legata agli allevamenti e ridurre il bestiame si tradurrebbe immediatamente in un’ecologia maggiormente sostenibile.

Ci sono un sacco di cose che danno da mangiare [al bestiame], per esempio c’è un pastone che cala del 20 per cento [le emissioni di metano]. Tuttavia, tristemente, i batteri sono necessari a frantumare le particelle d’erba, quindi non so che genere di approccio naturale si potrebbe applicare [per evitare le flatulenze]. Temo che la carne sintetica sarà necessaria per compensare almeno la carne bovina,

ha suggerito il noto filantropo.

In verità, un numero minore di allevamenti potrebbe attenuare anche un ulteriore problema caro a Bill Gates: quello delle pandemie. Molte delle epidemie internazionali che hanno colpito la nostra storia recente sono di natura zoonotica, ovvero si trasmettono dall’animale all’uomo.

Uno sviluppo più contenuto e controllato del bestiame contribuirebbe a rallentare – e quindi a rendere più controllabili – le pandemie del futuro, limitando inoltre anche la velocità di mutazione dei virus.

 

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