Dei ricercatori hanno testato la flessibilità mentale e comportamentale di quattro maiali mettendoli davanti ai videogiochi

Superficialmente la notizia potrebbe sembrare una gag di Big Bang Theory, eppure l’indagine è stata davvero portata avanti. Il fatto che gli scienziati stessero motivando i maiali con “incoraggiamenti verbali”, non aiuta però a prendere seriamente la cosa.

Secchioni in camice che tifano per gamer suini a parte, la scoperta ha permesso di approfondire il campo di indagine che sta sondando l’effettiva intelligenza di questi animali.

I maiali hanno dimostrato di non esser particolarmente agili nel controllare i videogiochi – ma vorrei vedere voi, senza pollici opponibili -, tuttavia erano consapevoli dell’obbiettivo ed erano in grado di comprendere che le loro azioni comportavano reazioni in un luogo terzo, ovvero lo schermo.

Pur tenendo conto della loro pessima vista, sono stati in grado di spostare con il proprio grugno il joystick, trascinando il cursore presente sullo schermo nelle zone di contatto prefissate dagli studiosi.

Sebbene sia ben noto che i maiali siano in grado di imparare ordini elementari quali quelli che vengono solitamente imposti ai cani, nessuno si è mai attardato a voler sondare i limiti delle loro capacità.

Questo tipo di studio è importante perché, come per qualsiasi essere senziente, il modo in cui interagiamo con i maiali e quello che facciamo loro non può che importargli e avere un qualche peso.

Noi abbiamo dunque l’obbligo etico di comprendere come i maiali acquisiscano informazioni e cosa siano in grado di imparare e ricordare, perché in definitiva questo ha delle implicazioni sul come loro percepiscano le loro interazioni con noi e con l’ambiente,

ha sottolineato la dottoressa Candace Croney.

Il team di ricercatori non vede l’ora di riprovare il test, ma in futuro vorrebbe replicarlo con un touchscreen.

 

Potrebbe anche interessarti: