Spostare le udienze dei tribunali su Zoom ha le sue controindicazioni. L’assurdo video di un avvocato tributarista trasformato in un gattino per colpa di un filtro attivato dalla sua segretaria.
«Giudice sono in diretta con voi, non sono un gatto». Le assurde conseguenze della migrazione dei processi su Zoom. L’avvocato non sa come disattivare il filtro, ed è costretto a fare l’arringa con le sembianze di un gattino.
“I’m here live, I’m not a cat,” says lawyer after Zoom filter mishap
“I can see that,” responds judge pic.twitter.com/HclKlAUwbM
— Lawrence Hurley (@lawrencehurley) February 9, 2021
Succede negli Stati Uniti. La vittima di questo incidente che ha fatto il giro del web è l’avvocato tributarista Rod Ponton. In America, a causa del Covid-19, molti tribunali hanno da mesi iniziato a spostare le udienze nello spazio telematico, usando le principali piattaforme per le videoconferenze.
L’avvocato – che è intervenuto in una seduta della 394th Judicial District Court del Texas – stava usando il computer della sua segretaria e non aveva la minima idea di cosa fosse un filtro prima del disastroso incidente che l’ha visto coinvolto rendendolo – suo malgrado – una celebrity del web. «La mia segretaria sta cercando di risolvere il problema», lo si sente gridare con la voce rotta da un misto d’imbarazzo e terrore.
Lo scambio tra l’avvocato e il giudice si fa poi ancora più grottesco: «giudice mi sente? Non sono un gatto». «L’ho capito», risponde laconicamente il giudice con una faccia incredibilmente impassibile.
Dopo qualche minuto, scrive The Verge, la segretaria dell’avvocato è riuscita a disattivare il filtro e l’udienza è proseguita regolarmente. Ma ormai il danno era fatto. Probabilmente questo incidente dominerà gli incubi dell’avvocato Rod Ponton per il resto della sua carriera professionale.