Clubhouse ha dimostrato che il “social audio” può funzionare e Facebook decide di correre subito a inserirsi nel business.

Seguendo la tipica filosofia del “se funziona acquistalo o emulalo immediatamente”, l’azienda fondata da Mark Zuckerberg si starebbe preparando a lanciare una app omologa al sistema di chat che sta impazzando tra élite e celebrità della Silicon Valley.

Pur essendo ancora tecnicamente in beta, Clubhouse sta infatti velocemente assumendo un ruolo pop disarmante, dipanandosi in direzioni così varie da includere tanto i dibattiti aziendali, quanto i confronti ideologici.

L’indiscrezione di un interessamento da parte di Facebook giunge a pochi giorni da che il CEO, zuckerberg in persona, si è iscritto al social in questione. Una coincidenza che sicuramente non dimostra malafede – dopotutto non andrebbe in prima persona a spiare gli avversari -, ma che allo stesso tempo solleva facili ironie sulle sue abitudini emulative.

Facebook è d’altronde nota per la sua tendenza a comprare tutte le app che gli garantiscono il più ampio bacino di iscritti – si veda Instagram e WhatsApp -, nonchè per la sua propensione a copiare smaccatamente tutto quello su cui non riesce a mettere le proprie mani – si vedano i Reels e le Stories -.

Il Clubhouse in salsa Facebook sarebbe comunque lontano dal vedere la luce, è ancora a uno “stadio iniziale di sviluppo”, tuttavia potrebbe anche essere che la Big Tech decida di premere sull’acceleratore, così da immettersi quanto prima in un mercato che è pronto a essere assediato anche dallo Spaces a cui sta lavorando Twitter.

 

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