Facebook dichiara guerra ai NoVax, e non solo. Il social network ha modificato le sue policy per vietare espressamente alcune teorie della cospirazione: dal Covid-19 creato in laboratorio ai vaccini che fanno venire l’autismo.
Facebook cambia approccio sulla disinformazione medica. Il social network ha aggiornato le sue policy per proibire esplicitamente alcuni comportamenti. Le principali novità mirano a ridurre la presenza delle teorie della cospirazione su vaccini e Covid-19.
Facebook ha già iniziato a rimuovere alcuni post cospirazionisti a partire dallo scorso dicembre. Ora il social ha esteso la lista dei commenti sanzionabili, scegliendo un approccio meno flessibile.
Tra le tesi che non saranno più tollerate dalle nuove policy troviamo:
- Il Covid-19 è stato creato in laboratorio
- I vaccini non sono efficaci nel prevenire i contagi
- È più sicuro ammalarsi che farsi vaccinare
- I vaccini sono tossici, pericolosi e/o creano l’autismo
Le nuove regole sono già in vigore e Facebook inizierà a rimuovere i post e i link incriminati a partire da questa settimana.
Le nuove policy saranno in vigore fino alla fine dell’emergenza medica, mentre è verosimile che una volta scemato l’allarme pandemia il social possa tornare su posizioni più indulgenti.
Looking at the list, Facebook may have to take down some current real news and public health statements, too. We have ongoing clinical trials with no placebo, for example. (UK heterologous prime boost trial) Also today's reports on ChAdOx1? May need to go under these guidelines. pic.twitter.com/iCCNi6eeBT
— zeynep tufekci (@zeynep) February 8, 2021
Non manca, ad ogni modo, chi vede nell’inflessibilità di Facebook un rischio non tanto per la libertà d’espressione, quanto per la possibilità di creare un sano ed efficace dibattito scientifico. La collaboratrice del NY Times e del The Atlantic Zeynep Tufekci, ad esempio, ha spiegato che paradossalmente le nuove policy impedirebbero la circolazione di alcune notizie lungi dall’essere false o fuorvianti. “Facebook potrebbe dover eliminare anche alcuni comunicati delle autorità o notizie vere”, ha detto. “Dovrebbero anche rimuovere le dichiarazioni dell’OMS fatte durante i primi 6 mesi della pandemia”.