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Alexa sarebbe sulla strada per diventare un “centro di controllo” capace di coordinare ogni elemento delle smart home del futuro.

L’indiscrezione emerge dalle fonti della testata statunitense Bloomberg, la quale prospetta una nuova generazione di video-apparecchi Echo dotati di schermi sottilissimi e che si prestano a essere montati direttamente sulle pareti di casa, così da fungere come centralina con cui monitorare tutti i propri smart devices.

Al momento si parla di un apparecchio simile a un tablet, dallo schermo da 10 o da 13 pollici, capace, come tutti i suoi omologhi, di trasmettere video e musiche, nonché di avviare videochat grazie a una telecamera integrata.

L’apparecchio dovrebbe avere un costo orbitante tra i 200 e i 250 dollari, con un lancio che potrebbe essere annunciato per la fine del corrente anno. Poco sorprendentemente, a sviluppare il nuovo modello di Echo sembra sia il sempreverde Lab126, centro di ricerca già autore degli attuali Amazon Echo, dei Dot, dei Kindle e di Amazon Fire TV.

In effetti, una simile direzione evolutiva di Alexa è ovvia – e anche un po’ doverosa -, tuttavia il tono con cui il giornale descrive questo inedito “centro di controllo” non può che risvegliare qualche brivido, richiamando alla memoria i topos del cinema e della letteratura fantascientifici.

Dai teleschermi di 1984 alla guida immobiliare automatizzata del film Robocop, l’idea che una macchina possa essere così onnipresente non può che destare una certa inquietudine, soprattutto in quelle persone che hanno avuto la malaugurata idea di far reagire il proprio Echo ogni volta che viene proferita la parola “PC”.

 

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