Twitter e gli altri social hanno un problema con la propaganda cinese
Scoperta una rete di propaganda cinese. Una rete di account falsi o rubati bombarda ogni giorno i social con nuova disinformazione: dall’origine del virus negli USA, alla pericolosità dei vaccini occidentali.
L’Associated Press e Graphika hanno scoperto una macchina della propaganda cinese attiva e particolarmente efficace sui principali social, da Twitter a YouTube. La campagna di disinformazione agisce attraverso una rete di account fake e rubati.
Negli ultimi mesi, il network ha infestato i social network con migliaia di post propagandistici. «Gli Stati Uniti hanno fallito nella gestione della pandemia, la Cina sta andando molto bene», sarebbe il succo dei post stando a Ben Ninmo, N.1 dell’organizzazione investigativa Graphika.
Per la prima volta questo network di account fake attivo da molti anni sta iniziando ad ottenere un piccolo seguito
ha spiegato Ninmo.
Il target dei post è rivolto soprattutto ai Paesi non occidentali e dell’America latina, con l’obiettivo di mettere in dubbio la leadership americana e creare consenso a favore del Governo cinese.
La rete di account è internazionale. Uno degli account più seguiti, ad esempio, ha 2.000 follower e posta contenuti in spagnolo. I video prodotti dalla rete sono prodotti in inglese, mandarino, spagnolo e cantonese.
Ogni volta che gli Stati Uniti sono colpiti da un grave episodio di negligenza o disordini – come nel caso di Capitol Hill – la rete di propaganda capitalizza immediatamente l’incidente bombardando il suo pubblico con nuovi post. «Gli USA sono uno Stato fallito», recita ad esempio uno dei video condivisi dai bot.
Per aumentare il pubblico la rete di disinformazione cinese in alcune occasioni ha usato tecniche sofisticate e manifestamente illegali. Ad esempio rubando l’account verificato di un’attrice sudamericana.
Un numero preoccupante dei contenuti – denuncia Associated Press- puntano il dito contro la sicurezza dei vaccini approvati dagli Stati Uniti, descrivendoli come pericolosi e inefficaci, con il rischio di inficiare la lotta la campagna di vaccinazione mondiale. All’inizio della pandemia, la rete di account fake aveva anche tentato di promuovere una teoria della cospirazione che indicava negli Stati Uniti, e non a Wuhan, l’origine del Covid-19.
A gennaio YouTube ha rimosso oltre 3.000 account parte del network scoperto da Graphika. Ma la macchina di propaganda cinese continua ad essere pienamente operativa, pubblicando notizie false e fuorvianti in modo incessante.