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Amazon si improvvisa Grande Fratello, monta videocamere sui furgoni e inizia a monitorare gli autisti più indisciplinati.

Ormai è cosa risaputa: i ritmi lavorativi di Amazon sono pressanti e le scadenze sono perennemente incombenti. In un simile clima lavorativo, il tempo è tiranno e alcuni dipendenti della ditta sono pronti ad agire in maniera sconsiderata pur di riuscire a guadagnare tempo sulle consegne. Per evitare che l’urgenza abbia la meglio sulla sicurezza stradale, l’azienda inizierà a introdurre un sistema di controllo remoto in modo da vigilare sugli autisti meno coscienziosi.

La Big Tech sta pianificando di fatto di inserire sui propri furgoni quattro telecamere, tre puntate sulla strada, una sul guidatore. Accompagnate da un‘intelligenza artificiale progettata da Netradyne, queste telecamere saranno in grado di identificare le infrazioni stradali, ma anche i generici pericoli e le piccole disattenzioni del guidatore di turno.

Se gli autisti non dovessero fermarsi a uno stop, se dovessero superare i limiti di velocità o se non dovessero mantenere le distanze di sicurezza, il sistema di monitoraggio provvederà a inviare un’istantanea della situazione ad Amazon, avvisando inoltre il colpevole con una notifica sonora che sa di rimprovero.

Situazioni meno drammatiche – frenate improvvise, curve prese strette, inversioni a U – saranno comunque fotografate, ma, essendo malcostumi minori, non verranno sottolineate al guidatore.

Amazon suggerisce che il sistema di controllo aiuterà a preservare una maggiore attenzione sulla sicurezza stradale e le associazioni del settore sembrano convenire. La presenza di telecamere a bordo, inoltre, garantisce una gestione migliore di incidenti e altri imprevisti, senza contare che dovrebbe essere in grado di svegliare coloro che finiscono con l’addormentarsi al volante.

L’introduzione di un simile strumento è attualmente previsto per il solo suolo statunitense. L’Unione Europea, d’altronde, vanta le leggi sulla privacy solide e, spesso, impenetrabili, cosa che non mancherebbe certo di ostacolare un intervento tanto invasivo.

 

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