TikTok ha iniziato a flaggare tutti quei video che diffondono informazioni che i fact-checker dell’azienda non sono in grado di verificare.
L’iniziativa del social parte dal suolo americano e prevede che tutti i video divulgativi postati dagli utenti siano analizzati e censiti da uno staff di moderatori dell’azienda. Nel caso il messaggio si dovesse rivelare ambiguo, TikTok si premurerà di affiancargli una dicitura e a limitarne portata sulla piattaforma.
L’app non oscurerà completamente le clip, tuttavia inserirà il messaggio “Attenzione: Video segnalato a causa di contenuto non verificato” e imporrà una distribuzione meno capillare dei contenuti dubbi.
Se un utente decidesse di voler comunque condividere questo genere di video, finirà con l’imbattersi in un’ulteriore nota, la quale chiederà conferma del comando, inserendo un ulteriore passaggio di riflessione.
Tutti i video presenti sul social sono potenzialmente soggetti all’analisi dei moderatori, anche quelli che hanno ricevuto poche attenzioni. L’azienda si è premurata di far sapere che non mancherà di notificare immediatamente agli autori ogni eventuale flag ricevuto dai loro video, cosa che dovrebbe promuovere trasparenza e ammonire coloro che tirano troppo la corda.
Queste norme si integrano alle pregresse decisioni di TikTok, si somma cioè alle risoluzioni atte a contrastare la disinformazione che l’azienda ha già implementato. Allo stesso tempo, la ditta non ha fornito informazioni su quale sia la mole di video analizzati quotidianamente, lasciando un margine di ambiguità sull’effettiva portata del progetto.
TikTok non è certo la prima delle Big Tech a flaggare i contenuti dubbi, prima di lei si erano già fatte notare sia Facebook che Twitter, le quali, pur applicando linee di condotta molto diverse, hanno dichiarato guerra alla fake news.
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