Microsoft Bing vuole rubare l’Australia a Google: continua la saga
La lotta tra Google e il Governo dell’Australia scaturita da una nuova proposta di legge sull’editoria vede il debutto di un terzo incomodo: Bing, il motore di ricerca di Microsoft.
I dirigenti di Microsoft hanno iniziato un dialogo con l’Australia. L’obiettivo? Rubare terreno a Google e spianare la strada a Bing.
Da diverse settimane Google e il Governo australiano stanno litigando su una nuova legge sull’editoria. Presto in Australia potrebbe venire approvata una norma che imporrebbe al motore di ricerca di corrispondere dei compensi agli editori ogni volta che un loro articolo viene mostrato nei risultati di ricerca.
Google ha gentilmente fatto notare che una norma di questo tipo ucciderebbe nella maniera più assoluta il suo business model, minacciando di lasciare il Paese nel caso in cui venisse approvata. Un ultimatum che non è piaciuto molto ai politici australiani.
È in questo scenario che si inserisce Bing, il motore di ricerca di Microsoft. Oggi il 94% delle ricerche in Australia vengono fatte su Google. Microsoft ha visto nel conflitto tra l’azienda concorrente e il Governo una ghiotta opportunità per aumentare il suo market share.
Così, scrive Reuters, l’azienda di Redmond avrebbe avviato una serie di colloqui con il Governo dell’Australia. Ad avviare il dialogo sarebbe stato Satya Nadella in persona, il N.1 di Microsoft.
Il contenuto delle conversazioni è ancora ignoto. Sia Microsoft che il Premier australiano, Scott Morrison, hanno confermato l’esistenza degli incontri.