Apre ufficialmente a Salzgitter  il primo centro di riciclo batterie di Volkswagen. L’obiettivo? Azzerare l’impatto ambientale delle auto elettriche. Nel primo anno riciclerà batterie per 1.500 tonnellate.

L’avvento delle auto elettriche ha imposto una seria riflessione sul problema dell’impatto ambientale delle batterie a ioni di litio. Volkswagen oggi ha fatto la prima mossa: apre a Salzgitter il primo impianto per il riciclo delle batterie delle auto elettriche.

 

 

Volkswagen vuole ridurre all’osso gli sprechi: rame, plastica, nichel e manganese -giusto per citare alcune delle materie prime- possono venire recuperate dalle batterie esauste.

Il processo è complicato e richiede che ciascuna batteria venga in primo luogo smontata nei suoi componenti principali. Questi vengono poi ridotti in polvere, in modo da separare alcuni metalli e altre materie usando l’idrometallurgia.

VW spiega che la distruzione della batteria non è un automatismo. Prima l’azienda verificherà che le batterie portate nel centro non abbiano la possibilità di ottenere una seconda vita, magari all’interno di un sistema di accumulo. Volkswagen, per il suo nuovo centro di riciclo di Salzgitter, punta ad una capacità di 3.600 batterie riciclate all’anno. Ossia 1.500 tonnellate di batterie. Non male, ma è solo l’inizio.

Volkswagen nel tempo investirà sempre più risorse nell’impianto. L’ambizione sul lungo periodo è quella di rendere il centro in grado di riciclare fino al 90% delle materie contenute nelle batterie esauste, riducendo significativamente l’impatto delle auto elettriche sull’ambiente. In questa fase, il tasso di recupero si attesta attorno al 70%.