Un troll di Twitter aveva diffuso disinformazione sul come votare nelle elezioni usa 2016, ora rischia dieci anni di prigione.

Ultimamente si parla molto di internet e delle fake news, soprattutto quando si prende in considerazione l’influenza che queste hanno sulla politica e sul resto del mondo reale. Forse forte di nuove consapevolezze, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti guarda al passato, preparandosi a punire chi aveva sgarrato ai tempi dell’Amministrazione Obama.

Nel caso specifico, Douglass Mackey, 31 anni, é stato accusato di aver “cospirato” con terzi per privare gli individui del loro legittimo diritto di voto, una violazione dei diritti civili che potrebbe lasciarlo in galera per almeno un decennio.

Lo schema era molto semplice: incitare i cittadini a inviare le proprie preferenze politiche via messaggio telefonico, al pari di un teleconcorso o di un reality show. “Invia HILLARY al 59925”, promuovevano i tweet.

Stando ai calcoli del Governo, circa 4.900 persone sono cadute nella trappola, delegando alla telefonia dei voti che sono sfociati nel nulla.

Nel 2016, Mackey, sotto l’alias Ricky Vaughn, vantava sui social più di 58.000 followers ed era considerato dal MIT Media Lab come il centosettesimo influencer più rilevante sul panorama delle elezioni statunitensi.

Il troll di Twitter avrebbe inoltre partecipato a una chat di gruppo nota con il nome “War Room” nella quale venivano pianificate strategie internettiane per minare la credibilità di Hillary Clinton, tra cui la fabbricazione massiva di meme.

Dal canto suo, Twitter ha cercato più volte di bandire Mackey dalla sua piattaforma, ma l’individuo ha sempre trovato il modo di ritornare, ogni volta creando nuovi profili che rimandavano costantemente a Ricky Vaughn, personaggio interpretato da Charlie Sheen nel lungometraggio La squadra più scassata della lega.

 

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