The European Consumer Organisation (BEUC), sta raccogliendo rimostranze contro Nintendo riguardo all’annoso problema tecnico-funzionale noto come Joy-Con Drift.
La BEUC, associazione dei consumatori europea che conglomera al suo interno 45 associazioni differenti da 32 diversi Paesi europei, ha ricevuto ben 25.000 segnalazioni dai suoi iscritti in giro per il continente riguardanti una problematica tecnica ben nota a molti possessori dell’amatissima console ibrida Nintendo, Switch.
Si tratta del famigerato “Joy-Con Drift”, un difetto che si presenta sugli esclusivi controller Joy-Con della console e, in sostanza, rende imprecisi gli stick analogici, poiché i controller rilevano input inesistenti e non richiesti dai giocatori, rendendo puntamento e movimento di cursori e personaggi imprecisi se non incontrollabili.
Leggi anche:
Il difetto è noto e può avere origini sia hardware che software, dovute all’usura, alla calibrazione sbagliata delle leve ma anche essere insita e quindi un difetto di fabbricazione.
Esistono vari rimedi al problema, ma spesso bisogna ricorrere all’assistenza tecnica, che per quanto disponibile e puntuale è sempre un grosso fastidio a cui sottomettersi, soprattutto se non è un problema occasionale ma sistematico per molti utenti.
Secondo BEUC il problema coinvolge ben l’88% degli utenti della console nei primi due anni di vita della stessa, un numero enorme se rapportato (anche se in percentuale e senza dati univoci) ai 68 milioni circa di unità vendute finora nel mondo.
BEUC chiede a Nintendo di dichiarare ufficialmente che c’è un problema alla base e che il prodotto è soggetto a obsolescenza programmata, a provvedere una volta per tutte a trovare una soluzione a questo problema, a riparare gratuitamente in ogni caso problemi del genere segnalati in assistenza.
Si tratta di un segnale d’allarme rivolto non soltanto al colosso giapponese dei videogiochi ma a tutte le aziende che, volenti o nolenti, danno problemi di obsolescenza programmata ai propri utenti:
È tempo che le compagnie smettano di mettere sul mercato prodotti che si rompono troppo in fretta. Creare rifiuti elettronici non necessari va contro gli accordi europei sull’ecologia
si legge tra le richieste dell’associazione.
Non è certo la prima volta che un’associazione dei consumatori chiede a Nintendo di provvedere in merito, e negli USA sono partite da tempo alcune class-action. L’attuale Presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, si è già pubblicamente scusato a giugno del 2020, non adducendo però motivazioni o soluzioni, proprio a causa del fatto che essendoci accertamenti legali in corso, non poteva dare altri dettagli se non scusarsi per i disagi procurati.
Leggi anche:
Il problema del Joy-Con Drift, ad ogni modo, non sembra aver scoraggiato il mercato nel sostenere la console, che ha venduto cifre record nel 2020 (anche se, in buona parte, nella versione handheld, la Lite, che soffre molto meno della problematica della versione docked classica).