Tredici sindacati di dieci nazioni diverse hanno unito globalmente le loro forze per tenere testa ad Alphabet e a Google.
Il neonato gruppo si chiama Alpha Global e assorbe al suo interno il nuovo sindacato nord-americano dei lavoratori di Alphabet, l’Alphabet Workers Union (AWU). A sua volta, Alpha Global é affiliato con UNI Global Union, organismo meglio noto per aver organizzato la campagna Make Amazon Pay.
Molti dei sindacati che hanno aderito alla manovra non possono singolarmente vantare la forza o la presenza per poter contrattare con la Big Tech e, anzi, in molti casi non sono neppure in grado di vantare il supporto dei loro rispettivi Governi.
E non stiamo parlando di realtà del cosiddetto terzo mondo, tutt’altro. A far parte di Alpha Global ci sono gli Stati Uniti, la Svizzera, l’Irlanda, il Regno Unito, la Germania, la Danimarca, la Finlandia, la Svezia, il Belgio e, sì, anche l’Italia.
L’idea é quella di compensare la debolezza contrattuale con il numero di parti coinvolte, coordinando i lavori e i sindacati d’Europa e del Nord America perché facciano fronte unico, affrontando tanto i problemi specifici alle singole nazioni, quanto le criticità contrattuali che colpiscono ogni branca regionale di Google.
I problemi con Alphabet — e creati da Alphabet — non sono limitati alle singole nazioni e devono essere affrontati a livello globale. Il movimento lanciato dai lavoratori del tech nei confronti di Google e di ciò che é al di sopra é di grande ispirazione.
Non stanno solamente adoperando i loro muscoli collettivi per trasformare la loro situazione lavorativa, ma lo stanno usando anche per affrontare i problemi sociali che sono causati dalla progressiva concentrazione del potere corporativo,
ha dichiarato Christy Hoffman, segretaria generale dell’UNI.
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