Arriva la risposta di Valve, la società di Steam, in merito alla multa da parte dell’Antitrust europeo per via del blocco di alcuni giochi sulla sua piattaforma.

Non si fa attendere la risposta di Valve dopo l’annuncio da parte della Commissione europea di aver multato l’azienda e altri cinque publisher (Capcom, Zenimax, Koch Media, Bandai Namco, Focus Home Interactive) per un totale di 7,8 milioni di euro a causa di un blocco geografico di alcuni giochi per PC su Steam, impedendone la vendita oltre i confini UE.

Il colosso videoludico di Gabe Newell ha già confermato che intende presentare ricorso contro la decisione, rilasciando una lunga dichiarazione in merito alla sua posizione sulla vicenda.

Nello specifico, la multa riguarda le chiavi di attivazione di Steam fornite agli sviluppatori, non i giochi venduti direttamente su Steam. Valve fornisce gratuitamente le chiavi di attivazione di Steam agli sviluppatori e queste chiavi vengono spesso vendute tramite un negozio di terze parti.

All’epoca – fanno sapere da Valve – circa il 3% di tutti i giochi che utilizzavano Steam (e nessuno dei giochi di Valve) erano soggetti ai blocchi regionali contestati nello SEE (Spazio economico europeo ndr) […] l’estensione della responsabilità della CE a un fornitore di piattaforme in queste circostanze non è supportata dalla legge applicabile.

Tuttavia, Valve afferma di aver già interrotto il blocco regionale nel SEE dei videogiochi nel 2015, tranne dove richiesto dalla legge per vietare la vendita di determinati giochi in regioni specifiche.