Lo Squalo è stato uno dei primi successi di Steven Spielberg, ma il regista quasi non ha realizzato il film per paura di essere classificato come regista horror.
Steven Spielberg che ha ottenuto gran parte della sua fama per aver diretto Lo Squalo, aveva quasi lasciato il progetto prima ancora che la produzione iniziasse. In una carriera che dura da più di 50 anni, Spielberg ha diretto alcuni dei più famosi successi del cinema moderno, come E.T. l’Extra-Terrestre, I predoni dell’arca perduta e Jurassic Park, oltre a una serie eclettica di film recenti, tra cui Le avventure di Tintin, Lincoln e Ready Player One.
Uscito nell’estate del 1975 con un enorme successo commerciale e di critica, Lo Squalo è stato uno di una serie di film degli anni ’70 che non solo ha riaffermato i valori dell’era della New Hollywood guidata dal regista, ma ha anche stabilito il modello per il blockbuster moderno. Culturalmente, il film ha portato gli squali nell’immaginario popolare in grande stile, legandoli anche inestricabilmente al tema principale iconico e spesso parodiato di John Williams. Ma il successo del film era tutt’altro che assicurato, e Spielberg ne era più consapevole di chiunque altro.
Una delle principali preoccupazioni di Steven Spielberg con la realizzazione di Lo Squalo era che sarebbe stato nominato come un regista horror. Sebbene il suo primo lungometraggio sia stato il dramma The Sugarland Express, aveva ottenuto un certo livello di riconoscimento prima di quello per Duel, un film televisivo su un camionista assassino che insegue un uomo in un lungo inseguimento in auto. L’apprezzamento di quel film ha portato al timore di Spielberg che, se avesse realizzato Lo Squalo, sarebbe diventato noto come regista di camion e squali. Per evitare ciò, ha chiesto di essere riassegnato a Lucky Lady, una commedia sul proibizionismo che ora è più degna di nota per aver reclutato gran parte della sua troupe per una produzione diversa: l’originale Star Wars di George Lucas.
Alla fine, è stata solo l’insistenza legalmente sostenuta dalla Universal Pictures a mantenere Spielberg nel progetto. Ma, in contrasto con le molte storie dell’orrore del settore sull’interferenza dello studio, gli obblighi contrattuali erano una sorta di manna dal cielo in questo caso particolare, dato lo status ormai classico del film. Il futuro è stato di scarso conforto per Spielberg durante le riprese, tuttavia, poiché le riprese sono state notoriamente travagliate e afflitte da numerose disavventure marittime che hanno quasi ucciso i membri dell’equipaggio, compreso il regista. La meritata ricompensa per la sua perseveranza è arrivata sotto forma di accoglienza del film da parte di critica e pubblico, il che ha cambiato per sempre la carriera del 28enne.