Il nuovo film della Pixar, Soul, aveva originariamente un finale molto più triste per Joe Gardner dopo il suo viaggio nell’Altro mondo e nell’Ante mondo.

Soul, il nuovo film della Pixar, è una toccante riflessione sul significato della vita, ma il suo finale originale avrebbe reso il film molto più cupo. Nella versione finale della storia, il pianista jazz Joe Gardner (Jamie Foxx) torna nel suo corpo e 22 (Tina Fey), l’anima riluttante che ha incontrato nell’Ante mondo, si prepara ad abbracciare la vita sulla Terra. È un lieto fine per entrambi i personaggi principali.

Tuttavia, i co-registi Kemp Powers e Pete Docter hanno rivelato che c’erano altre versioni di questo finale ottimista, incluse diverse in cui Joe non ritorna in vita. In queste versioni, Joe rimane nell’Ante mondo come mentore delle nuove anime. Nonostante la svolta più oscura di queste versioni, questo significherebbe che Joe sarebbe in pace con quello che gli è successo.

In definitiva è una buona cosa che Powers e Docter abbiano mantenuto l’attuale finale di Soul, perché terminare il film con la morte di Joe avrebbe negato il messaggio del film e le esperienze di Joe. Nel corso della storia, Joe si rende conto di non aver vissuto la vita al massimo. È così concentrato sulla sua ricerca della grandezza del jazz che perde di vista le persone intorno a lui e non riesce a connettersi con loro nel modo giusto. Se Joe arrivasse a questa consapevolezza e rimanesse morto, come fa nel finale originale, diminuirebbe notevolmente l’impatto della crescita del suo personaggio.

Una delle cose più grandi del finale di Soul è la promessa che d’ora in poi Joe vivrà davvero ogni momento della sua vita. Nel finale originale, accetta semplicemente di non aver vissuto la sua vita e muore senza avere la possibilità di rimediare. Il finale di Soul è meraviglioso così com’è, e amplifica il messaggio del film di abbracciare ogni momento della vita.