Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, sulla Luna ci sono oltre 100 mila crateri. Dieci volte di più rispetto a quanto si era stimato in precedenza.
I crateri lunari si sono formati quando meteoriti e asteroidi si sono schiantati sulla superficie lunare. Alla stregua dei fossili sulla Terra, questi crateri rivelano la storia del sistema solare e di come si sono formati i pianeti.
Sfruttando l’intelligenza artificiale, un team di scienziati cinesi ha stimato quindi la presenza di oltre 100 mila crateri sulla Luna, un numero decisamente superiore rispetto ai 9.137 ufficialmente riconosciuti dall’Unione Astronomica Internazionale e in gran parte rilevati manualmente.
I crateri da impatto (sono) le caratteristiche più diagnostiche della superficie lunare. Questo è in grande contrasto con la superficie della Terra. È molto difficile tracciare la storia della Terra in relazione agli impatti subiti da asteroidi e comete negli ultimi 4 miliardi di anni – ha spiegato l’autore dello studio Chen Yang, del College of Earth Sciences dell’Università di Jilin e del Key Laboratory of Lunar and Deep Space Exploration presso l’Accademia cinese delle scienze – La Terra e la Luna sono state colpite dalla stessa popolazione di “impattatori” nel tempo, ma i grandi crateri lunari hanno subìto un degrado limitato nel corso di miliardi di anni. Pertanto, i crateri da impatto lunari possono tracciare l’evoluzione della Terra.
I crateri sulla Luna mancano di acqua, atmosfera e attività delle placche tettoniche: tre forze che erodono la superficie terrestre, il che significa che tutti gli impatti meteorici, tranne i più recenti, non sono visibili. Sulla luna, invece, praticamente qualsiasi “ammaccatura” lascia il suo segno, per sempre. Persino i passi degli astronauti che hanno camminato sulla Luna durante le missioni Apollo sono ancora lì oggi.
Secondo il Lunar Planetary Institute, circa l’80% della superficie terrestre ha meno di 200 milioni di anni, mentre oltre il 99% della superficie lunare ha più di 3 miliardi di anni. L’età di un grande cratere può essere determinata anche contando quanti piccoli crateri si trovano al suo interno.