No, il vostro VIP preferito non usa i bitcoin e non vi vuole consigliare un software dotato di poteri divinatori con cui fare un sacco di soldi. Ora sappiamo finalmente chi sono i truffatori che diffondono queste sciocchezze.

VIP, imprenditori, attori e perfino youtuber. Tutti testimonial a loro insaputa di improbabili metodi per guadagnare con le criptovalute. Grazie ad un’inchiesta del quotidiano svedese Dagen Nyheter —pubblicata in Italia anche da La Stampa—, finalmente sappiamo chi si nasconde dietro questo schema criminale: una compagnia americana chiamata Ads Inc.

Compagnia americana, ma truffa internazionale. I criminali avevano predisposto una rete di inserzioni fraudolenti in almeno 10 lingue diverse. Italiano incluso. In Italia, spiega La Stampa, i testimonial più gettonati erano Barbara D’Urso e Flavio Briatore. Ovviamente entrambi coinvolti senza il loro consenso, con il loro nome e il loro volto sfruttati illegalmente.

Il Dagens Nyheter è riuscito a risalire all’azienda responsabile della frode dopo che alcuni dei suoi giornalisti erano entrati in possesso di un ricco database da oltre 300 GB. Il contenuto? Migliaia di template per le truffe già pronti per l’uso, tra foto e testi.

Gli annunci fraudolenti rimandavano sempre alla copia di un quotidiano di buona fama, come la stessa La Stampa o Repubblica. A quel punto la vittima si trovava davanti ad una copia, ad occhi disattenti, convincente del quotidiano, con una finta intervista dove il VIP di turno raccontava di un nuovo metodo d’investimento per fare guadagni assicurati.

La Ads Inc non è un nome completamente nuovo alla cronaca: già tra il 2015 e il 2019 l’azienda era finita al centro di un’inchiesta di Buzzfeed su un’altra truffa particolarmente prolifica. In quel caso si parlava di “Subscription Trap“. La strategia di raggiro era la stessa: annunci fraudolenti, finte interviste e l’uso dei nomi di VIP blasonati per guadagnare l’attenzione e la fiducia della vittima. In quel caso però l’utente veniva invitato a sottoscrivere un abbonamento ad un servizio di cosmetici. Abbonamento praticamente impossibile da rescindere, con costi occulti di migliaia di dollari al mese.

La Ads Inc è stata fondata dall’imprenditore Asher Burke, morto in Kenya lo scorso anno in seguito ad un incidente con il suo elicottero. Secondo il quotidiano svedese, Burke era dotato di un’intelligenza luciferina estremamente notevole. Per anni è stato in grado di aggirare i controlli dei social network e delle principali piattaforme di advertising usando tattiche estremamente creative.

La sua morte non ha frenato l’attività criminale della Ads Inc. Probabilmente nemmeno questa inchiesta lo farà e, del resto, non è nemmeno l’unica organizzazione criminale ad usare questo tipo di stratagemma.

Anzi, di truffe che sfruttano i nomi di imprenditori e aziende affermate ne abbiamo parlato in più occasioni: