In una recente intervista per la promozione di Mank, David Fincher ha parlato della sua visione dei finanziamenti delle major americane, dicendo la sua anche sul successo di Joker di Todd Philipps.
In un’intervista rilasciata a The Telegraph in occasione della promozione del suo nuovo film, Mank, il regista David Fincher, sollecitato sui motivi che lo hanno spinto a firmare un contratto di 4 anni in esclusiva con Netflix, ha detto la sua sul panorama cinematografico americano, soffermandosi sulla mentalità degli studios più grandi e di come decidono di impiegare i loro finanziamenti, portando l’esempio di Joker di Todd Phillips.
Non vogliono più produrre film che non facciano guadagnare loro almeno un miliardo di dollari. Quindi nessuno vuole più fare film appartenenti a cinema medio budget, perché troppo rischioso. Che è poi il cinema che faccio io.
Sul film con Joaquin Phoenix nello specifico ha detto:
Nessuno avrebbe mai pensato di avere la possibilità di fare un gran colpo con Joker se Il Cavaliere Oscuro non fosse stato il successo enorme che è stato. Credo che nessuno avrebbe guardato quel materiale e pensato ‘Sì, prendiamo Travis Bickle [di Taxi Driver] e Rupert Pupkin [di Re per una notte] e fondiamoli, poi intrappoliamo il personaggio ottenuto in un storia di tradimento per i malati di mente e guadagniamo un miliardo di dollari.’
Il regista ha poi chiuso il suo ragionamento paragonando la fiducia data a Joker a quella data in passato a lui per Fight Club, un titolo che esplorava tematiche simili a quello DC, ma rifiutato all’epoca dalla Warner Bros. e poi prodotto dalla FOX.
La visione generale in seguito alle prime proiezioni era ‘Le nostre carriere sono finite’. Il fatto che siamo riusciti a girare quel film nel 1999 è ancora, a mio avviso, un miracolo.
Mank di David Fincher uscirà su Netflix il 4 dicembre 2020.