Se Suspiria di Luca Guadagnino avesse riscosso maggiore successo al botteghino le idee che il regista aveva in mente per il sequel sarebbero state folli.
Il remake del 2018 di Luca Guadagnino del film di Dario Aregento Suspiria è un capolavoro totale e uno dei film più ingiustamente trascurati negli ultimi tempi. Bello, inquietante, con molte cose in mente (forse troppe), è stato anche una svolta selvaggia per il regista, che aveva appena vinto il plauso della critica e il riconoscimento del settore per il suo tenero dramma di formazione Call Me By Your Name.
Ma se Suspiria fosse stato accolto da un pubblico più ampio, come avrebbe dovuto essere, Guadagnino aveva in programma un sequel (si ricorda che il film di Argento è stata in definitiva la prima parte di una trilogia tematica sciolta). Il regista disse a un pubblico estasiato che aveva quasi chiamato il film Suspiria: Parte 1. Ora, in un’intervista con The Film Stage, ha parlato di come sarebbe stato quel sequel. E sarebbe stato veramente folle.
Alla domanda se il sequel di Suspiria ci sarebbe stato, Guadagnino ha risposto: Come potrei realizzarlo? Il film non ha avuto molto successo. È stato un disastro al botteghino. So che alla gente piace sempre di più ora. Mi è piaciuto molto fare quel film. Mi è molto caro. Ma lo scrittore David Kajganich e io l’avevamo concepito come la prima metà di una storia più grande. Posso dirti che nella seconda parte la trama era stratificata in cinque diversi fusi orari e spazi. Uno di questi era incentrato su Helena Markos, una donna della Scozia del 1200 che affermava di aver trovato l’elisir di lunga vita.
La seconda parte del suo Suspiria (la prima parte era ambientata nel 1977) si sarebbe svolta nel 1200 in Scozia. Non poter vedere questo sequel rimane un peccato per i fan di Guadagnino.