TikTok, la Casa Bianca sta letteralmente ‘ghostando’ l’azienda cinese
Da domani negli USA scatta il ban contro TikTok. L’azienda ha tentato di comunicare con la Casa Bianca per capire la natura del provvedimento e richiedere una proroga, ma come unica risposta ha ottenuto un muro di silenzio.
Da domani negli USA scatteranno una serie di misure restrittive (e punitive) a danno di TikTok. È l’ultimo colpo di coda di una delle amministrazioni più ferocemente anti-Cina nella storia recente.
ByteDance avrebbe provato, invano, a contattare più volte l’amministrazione Trump per capire cosa succederà esattamente a partire da domani 12 novembre, ma il Governo americano avrebbe platealmente ignorato ogni suo sollecito.
TikTok ha presentato una mozione presso la corte d’appello federale degli Stati Uniti, chiedendo l’annullamento del ban imposto dalla presidenza Trump. TikTok spera di ottenere soddisfazione in aula proprio perché il Governo non avrebbe comunicato con l’azienda per intere settimane, nonostante ormai si trovi alla vigilia dell’entrata in vigore del provvedimento che, di fatto, rende il continuo delle sue operazioni impossibili all’interno degli Stati Uniti d’America.
Il ban deciso dal comitatone sul commercio estero della Casa Bianca prevedeva, peraltro, una possibile proproga di 30 giorni all’entrata in vigore della misura. Proroga che era stata richiesta, ma sull’esito della domanda non è dato a sapersi, visto il ‘ghosting‘ brutale del Governo.
L’azienda cinese non è l’unica organizzazione colta alla sprovvista dall’assenza di comunicazioni da parte dell’amministrazione Trump, dato che la stessa Casa Bianca, in via preliminare, aveva dato luce verde alla cessione di parte di TikTok USA alle aziende americane Oracle e Walmart. Operazione che aveva proprio lo scopo di scongiurare la scure di Trump.