Twitter ha nuovamente oscurato alcuni tweet di Donald Trump. Nascosti gli appelli del Presidente contro il voto per posta, a pochissime ore dall’apertura dei seggi.
Negli USA è aperto ufficialmente l’election day, ma questo non frena l’impegno di Twitter contro la disinformazione. A poche ore dall’apertura delle urne, il social ha oscurato nuovamente alcuni tweet di Donald Trump.
Donald Trump si è nuovamente scagliato contro il voto per posta, associando alla decisione della Corte Suprema di estendere i tempi utili per l’arrivo delle schede in Pennsylvania ad un rischio di brogli e manipolazioni elettorali.
È un terreno scivoloso, che già in passato era costato al Presidente il cartellino rosso di Twitter, che infatti non è mancato nemmeno questa volta. Anche Facebook ha seguito la scia di Twitter, decidendo di accompagnare al post di Trump una didascalia a cura dei fact checker ufficiali del social. Insomma, gli elettori potranno ancora vedere le esternazioni di The Donald, ma queste sono contestualizzate dal debunking degli esperti.
Negli Stati Uniti, sia il voto per posta che il voto tradizionale hanno alle spalle una lunga storia di affidabilità. Le frodi elettorali sono estremamente rare per entrambi i metodi di voto.
si legge nella didascalia imposta da Facebook.
I social network sono stati accusati di aver avuto un ruolo decisivo durante le presidenziali del 2016, con il dito dell’opinione pubblica puntato contro l’eccessivo lassismo che avrebbe portato ad un’epidemia di disinformazione a inserzioni elettorali al limite del mistificatorio.
Negli anni Twitter e Facebook hanno creato una salda rete di controlli e nuove policy per arrivare preparati al voto del 2020. L’escalation dell’interventismo di Twitter è partita lo scorso maggio, quando per la prima volta in assoluto il social si è permesso di ‘zittire’ il Presidente degli Stati Uniti. Scelta che ha inasprito ulteriormente i rapporti tra il mondo conservatore e la Silicon Valley: