I famosi Gunpla sono dei modellini in plastica dei più famosi robot degli anni settanta. L’autore Fabio Franquillo è riuscito a vincere il concorso internazionale Leonardo Da Vinci con il suo speciale Gundam Vitruviano.

Quando nell’immaginario collettivo si parla dei “robottoni” il tuffo indietro nel tempo è d’obbligo. Negli anni Settanta la fantascienza giapponese invase gli schermi televisivi, le pagine dei fumetti, ma soprattutto la fantasia di milioni di bambini di tutto il mondo. Parliamo di Gundam, Jeeg Robot, Mazinga Z o Goldrake, robot che anche se a volte è difficile associarli o differenziarli uno tra l’altro, sicuramente non sono sconosciuti, perché ormai divenuti punti fissi dell’immaginario popolare.

E’ proprio da uno di questi robot che inizia la straordinaria storia dell’umbro Fabio Franquillo. Appassionato collezionista dei famosi Gunpla, i modelli in scala assemblabili della serie Gundam, dove Gunpla nasce dalla contrazione di “Gundam plastic model”, Fabio si è distinto da pochi mesi con un’opera di caratura internazionale.

 

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I Gunpla hanno conosciuto un rapido successo in Giappone e nel mondo a partire dagli anni Ottanta, al punto da generare una nutrita comunità di appassionati e diventare il prodotto dominante del mercato dei modellini da collezione.

 

La passione nasce da ragazzo da quando negli anni Settanta vidi per la prima volta sullo schermo e sulle pagine dei fumetti questi splendidi modelli. Il collezionismo di vari robot è stato il mio primo approccio all’oggetto

racconta Fabio Franquillo

Successivamente, mi informai sulla possibilità di acquistare modelli da montare, i famosi Gunpla appunto. Con il passare del tempo lo stimolo di costruire, seguendo passo passo le istruzioni, ha lasciato il posto alla possibilità di personalizzare il robot e, perché no, realizzare anche delle piccole ambientazioni sempre più particolari.

 

Passano gli anni e Fabio inizia a specializzarsi nella costruzione dei Gunpla classici, realizzando anche delle scuole per appassionati e dei veri e propri corsi e workshop. Ed è dal mondo della scuola che nasce l’idea dell’opera che lo sta consacrando in tutto il mondo e in una cornice così particolare come il Premio Internazionale “Leonardo Da Vinci” a Firenze.

Nel 2019 difatti Fabio Franquillo stava riflettendo sull’anniversario di Leonardo Da Vinci, ovvero i cinquecento anni dalla sua morte e su come poter unire la passione per i Gundam con questo grandissimo genio.

 

 

Da lì l’idea di unire più robot (vari Master Grade 1/100 per chi già conosce la categoria) per costruire un uomo vitruviano in stile Gundam. La realizzazione dell’opera ha visto ovviamente modificare totalmente la struttura dello stesso Gundam, dipingere l’opera per donargli un effetto sabbia e soprattutto renderla più vicino all’idea di un bassorilievo dell’epoca.

Come mio solito, alla fine di ogni mia opera realizzo alcune fotografie per poterle postare nei canali specializzati. Dopo nemmeno ventiquattro ore ho dovuto depositare il brevetto dell’opera, in quanto dal Giappone e dall’Australia mi hanno contattato diverse aziende che volevano realizzare merchandising, maglie e repliche del mio Gundam vitruviano.

Subito dopo il brevetto, conscio della potenzialità dell’opera  Fabio Franquillo inizia a partecipare a diversi concorsi vincendo l’oro alla Biennale di Perugia, il bronzo al Monte San Savino Show, il Best Gunpla per il sito web www.gundamdipendente.it, il Best Work con il primo posto su gunplanetwork, ovvero il più grande sito mondiale dedicato ai questi modelli. Prima del successo fiorentino, riceve la medaglia d’oro durante la fiera di Lucca Comics & Games 2019 sempre nella categoria del modellismo.

Gli apprezzamenti e i riconoscimenti in questo ambito mi hanno dato più consapevolezza dell’opera che avevo realizzato, ed è per questo che decisi di partecipare al Premio Internazionale Leonardo Da Vinci. Una realtà diversa dai concorsi dedicati ai Gunpla, su questo premio Internazionale ci sono artisti, pittori, scultori di tutti i tipi e da tutto il mondo e mai avrei pensato di essere uno degli artisti selezionati per il Premio.

L’ho ritirato a Firenze in una cornice splendida, l’opera ora è in mostra e anche sul catalogo che racchiude tutte le opere vincitrici che ricordano questo anniversario così importante.

Portare una mia passione così grande, un Gundam a contatto con la patria dell’arte, in confronto ad artisti di fama internazionale credo che sia la più grande soddisfazione che potessi vivere.

Insomma il genio di Leonardo unito alla fantasia di questi robot, e dello stesso Fabio Franquillo, è stata senza ombra di dubbio una mossa vincente.

 

L’artista Fabio Franquillo, insieme al Gundam Vitruviano e il Premio Leonardo Da Vinci