Mentre il mondo si appresta a fronteggiare la pandemia di Covid-19, si insinua sempre più un silente pericolo per la prossima ondata.

Ad aggiungersi infatti alla già grave situazione pandemica mondiale, è il rischio che il Covid-19 possa portare al Parkinson lungo la prossima ondata. Ricordiamo infatti che effetti simili si manifestarono anche in occasione della febbre spagnola che colpì il mondo intero durante il ventesimo secolo.

Conosciamo già alcune correlazioni tra il Covid-19 e danni cerebrali, oltre che sintomi di tipo neurologico e perdita della memoria. Necessario, arrivati a questo punto, è capire con che quantità questi abbiano effetto sul sistema nervoso centrale.

Secondo il neuroscienziato Kevin Barnham e i suoi colleghi del Florey Institute of Neuroscience and Mental Health, la terza ondata di Covid-19 potrebbe portare con sé un aumento dei casi di morbo di Parkinson, con un’importante infiammazione a livello cerebrale come fattore di rischio.

Il consiglio da parte degli stessi ricercatori, in particolare, è quello di tenere monitorati i pazienti Covid nella fase di post-ricovero affetti da sintomi neurodegenerativi.

Non ci rimane dunque che attendere ulteriori aggiornamenti in merito, che siamo certi non tarderanno ad arrivare da parte della comunità scientifica di tutto il mondo.