Si torna a parlare del cashback di Stato, il Governo sembra intenzionato ad escludere gli acquisti effettuati online, ma non saranno posti limiti in base al tipo di prodotto o servizio acquistato.

In questi giorni si parla molto della possibile introduzione del cashback di Stato. Il Governo vuole incentivare l’uso dei pagamenti elettronici restituendo ai cittadini una parte dei soldi spesi usando la carta di credito o il bancomat.

La proposta sta acquisendo contorni più definiti

La proposta deve essere ancora definita in molti dei suoi punti, ma sta acquisendo contorni più definiti. Ad esempio, uno dei dubbi più grandi riguardava le categorie d’acquisto. Il Governo inizialmente aveva fatto intendere di voler vincolare il cashback esclusivamente agli acquisti di certi prodotti e servizi, escludendone altri. È un’ipotesi che, in questo momento, sembra essere stata accantonata.

Viceversa, la ratio della misura è quella di combattere il nero incentivando i cittadini ad usare metodi di pagamento tracciabili per tutti quegli acquisti che oggi vengono svolti prevalentemente con i contanti. Viene da sé che gli acquisti effettuati su internet non beneficeranno del bonus.

Gli acquisti effettuati via internet non daranno diritto al mini-rimborso attraverso il cashback.

Il fatto che in Italia il cashback potrebbe venire esteso a tutti i prodotti e servizi (esclusi solamente gli acquisti online) non è un fatto da poco, se si considera che in Portogallo —il Paese che è preso d’esempio dal Governo— il mini-rimborso delle spese via carta di credito viene dato esclusivamente per gli acquisti all’interno di strutture normalmente fortemente esposte al rischio di evasione, come barbieri, carrozzerie, ristoranti e bar.

Le dimensioni del cashback italiano sono già note da giorni: probabilmente la proposta finale parlerà di un bonus massimo di 300€ all’anno, con pagamenti semestrali, e con tetto massimo di 1.500€ a semestre. Si parla anche di un numero minimo di transazioni: in altre parole, non si potrà avere diritto al bonus con un unico pagamento da 1.500/3.000€.

Anche loro si rendono tutti conto dell’importanza per il Paese perché questo significherà, evidentemente incentivare tutti ai pagamenti digitali, significherà non solo beneficiare e rendere più efficiente il sistema dei pagamenti, più spedito trasparente e tracciabile: in prospettiva significa anche porre le basi per recuperare un’economia sommersa, per disincentivare i pagamenti in nero

ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riferendosi agli operatori dei servizi di pagamento elettronico .

La nuova misura potrebbe partire già dal 1 dicembre del 2020. Nel frattempo, a partire dal 2021 in Italia verrà alzato il tetto massimo dei pagamenti contactless senza PIN: passerà da 25 a 50€: