Un team di ricercatori ha identificato il groupiness, il tratto comportamentale che predispone le persone ad una mentalità di gruppo o non di gruppo.
Secondo i dati raccolti attraverso test comportamentali su 114 partecipanti, esiste il groupiness una parte delle persone che possono essere definite di gruppo e un’altra parte non di gruppo.
Questa caratteristica comportamentale chiamata dai ricercatori groupiness potrebbe significare che gli individui dimostreranno costantemente un comportamento di gruppo dove i loro pensieri e le loro azioni saranno influenzati semplicemente dall’essere in un contesto di gruppo, mentre le persone non di gruppo pur trovandosi all’interno di un gruppo non lo saranno con le stesse modalità.
I test hanno dimostrato che le azioni degli individui di gruppo sono influenzati dall’essere in contesti di gruppo e in questo caso è più probabile che dimostrino pregiudizi contro gli altri fuori dal loro gruppo.
Al contrario gli individui non di gruppo non mostrano questo tipo di tendenza e hanno maggiori probabilità di agire allo stesso modo indipendentemente dal fatto che si trovino o meno in un contesto di gruppo.
I soggetti non di gruppo sembrano anche prendere decisioni più veloci rispetto alle persone di gruppo: non sembrano prestare attenzione al fatto che qualcuno sia nel loro gruppo o meno ogni volta che devono prendere una decisione.
Sono stati intervistati in un esperimento 141 persone a cui è stato chiesto di rispondere a domande sulle loro affiliazioni politiche e altre apparentemente neutre sulle loro preferenze estetiche in relazione a una serie di opere d’arte o di diverse poesie.
In seguito sono stati sottoposti ad una serie di test comportamentali in funzione di gruppi diversi definiti di volta in volta ad ogni esperimento.
Il team ha rilevato che:
Non è il gruppo politico che conta, ma se ad un individuo in generale sembra piacere essere in un gruppo
come afferma l’economista e ricercatrice capo Rachel Kranton della Duke University.
I ricercatori sanno che occorrono più esperimenti con partecipanti diversi in contesti differenti per supportare le basi del loro concetto di raggruppamento e per cercare di identificare ciò che predispone le persone a questo tipo di mentalità che sia di gruppo o non di gruppo.
La ricerca è stata pubblicata su PNAS.