Toshiba non produrrà più computer portatili

Fine di un’era per Toshiba, il colosso giapponese esce ufficialmente dal mercato dei computer laptop. C’entra un accordo commerciale con la Sharp.
Toshiba ha portato a termine un accordo commerciale nato due anni fa, quando l’azienda aveva trasferito l’80.1% della sua divisione computer alla Sharp. All’epoca l’accordo valeva 36 milioni di dollari, mentre la divisione, ora sotto l’egida della compagnia di Osaka, ha preso il nome di Dynabook.
Poi, a giugno, la decisione da parte di Sharp di prendersi anche il restante 19,1% delle quote ancora nelle mani di Toshiba della nuova Dynabook.
Il primo computer brandizzato Toshiba, ricorda The Verge, era uscito nel lontano 1985 con il brand giapponese che si era affermato negli anni come uno dei più amati dai consumatori, complice l’ottima reputazione sul fronte dell’affidabilità. Eppure negli ultimi anni l’impero Toshiba aveva iniziato a perdere pezzi: se nel 2011 il produttore giapponese era stato in grado di piazzare 17.1 milioni di PC sul mercato internazionale, nel 2017 il dato era crollato ad appena 1.4 milioni.
«Dynabook è ora una sussidiaria interamente controllata dalla Sharp», si legge nel comunicato di Toshiba dello scorso 4 agosto. Sic transit gloria mundi.
- Toshiba is officially out of the laptop business (theverge.com)


