Parole invisibili: uno schema narrativo coerente che si ripete

Parole

All’interno dello schema narrativo ci sono parole invisibili che si ripetono: un insieme di parole che identifica un modello universale della narrazione.

Uno studio a cura dell’University of Texas, ha mappato un modello in cui sono state registrate una serie di parole così dette invisibili che si ripetono in migliaia di storie di fantasia e non solo: un modello universale per la narrazione.

L’analisi computerizzata su 40.000 narrazioni di fantasia, romanzi e dialoghi di film ha portato al monitoraggio dell’uso di alcune parole svelando quella che definiscono curva narrativa:

un modello linguistico combinato derivato da come gli uomini durante l’evoluzione hanno imparato ad elaborare le informazioni in modo ottimale.

 

I ricercatori hanno monitorato l’uso da parte degli autori di pronomi, lei e loro, e articoli un e il, e altre brevi parole ottenendo uno schema coerente:

1. Messa in scena: le storie iniziano con molte preposizioni e articoli come un e il. Queste parole aiutano gli autori a impostare la scena e a trasmettere le informazioni di base di cui il pubblico ha bisogno per comprendere concetti e relazioni nel corso della storia.

2. Progressione della trama: una volta che lo scenario è impostato, gli autori incorporano un linguaggio sempre più interattivo con verbi ausiliari, avverbi e pronomi.

3. Tensione cognitiva: man mano che una storia avanza verso il suo apice le parole di elaborazione cognitiva aumentano: parole d’azione come pensa, credi, capisci e causa riflettono il processo di pensiero di una persona mentre lavora attraverso un conflitto.

 

 

Al livello più fondamentale gli esseri umani hanno bisogno di un linguaggio logico

 

L’inizio di una storia per darle poi un senso deve essere seguita da un flusso crescente di informazioni che danno l’azione, per trasmettere la trama reale della storia.

Lo studio è stato pubblicato su Science Advances.

 

 

Goblin mode: la parola dell’anno
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