Il presidente USA Donald Trump dichiara di voler invocare i poteri speciali pur di bloccare TikTok.
In risposta alle voci che avevano suggerito un acquisto di TikTok da parte di Microsoft, ieri – venerdì 31 luglio – Trump ha confessato ai giornalisti di esser pronto a fare leva sui poteri speciali ottenuti per contrastare la crisi economica, se questi lo aiuteranno a “bloccare il social negli Stati Uniti”.
Facciamo un passo indietro: sono mesi che l’amministrazione Trump sta col fiato sul collo alle grandi multinazionali cinesi. Stando al presidente e al suo entourage, queste si macchierebbero infatti di spionaggio, ovvero raccoglierebbero i dati degli statunitensi per poi passarli alla Repubblica Polare guidata da Xi Jingping.
Il presidente non ha mai portato all’attenzione pubblica prove concrete, anzi, ha smaccatamente ammesso di non sentire il bisogno di offrire fatti che comprovino la sua posizione.
In mancanza di giustificazioni affidabili, molti sono giunti alla conclusione che l’accanimento governativo contro le ditte cinesi sia di matrice economico-politica, di fatto una risposta alle crescenti tensioni che stanno lacerando i rapporti tra USA e Cina.
In questa sfida internazionale, colossi quali Huawei e ZTE hanno dovuto incassare duri colpi, soprattutto nel ramo delle infrastrutture, ma con TikTok la cosa è più complessa. Trattandosi di un’app di massa per intrattenimento, non può essere sanzionata al pari delle sue omologhe e l’amministrazione Trump si trova a dover valutare strategie più creative.
ByteDance, azienda proprietaria di TikTok, teme il peggio e, volendo mantenere la sua clientela statunitense, sta cercando di proporre mille soluzioni diverse, pur di dimostrarsi rispettabile, trasparente e utile.
Prima è stata assegnata la posizione di CEO allo statunitense Kevin Mayer, poi è stata proposta la libera consultazione dell’algoritmo del social, quindi sono stati promessi 10.000 nuovi posti di lavoro per combattere la disoccupazione statunitense e, solo infine, sono iniziate le trattative per discutere la vendita a Microsoft.
È proprio in quest’ultima occasione che Trump, appresa la notizia, ha detto di voler accelerare le azioni politiche atte a bloccare il social.
Stando alle voci di corridoio, l’accordo di vendita tra Microsoft e ByteDance potrebbe essere reso pubblico già a partire dal lunedì prossimo venturo. Con così poco tempo a disposizione, il presidente ha ventilato l’intenzione di emettere un ordine esecutivo entro oggi, sabato primo agosto.
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