Al momento ancora non è chiaro come i tanti studenti torneranno sui banchi di scuola il prossimo settembre, nel frattempo Google ha già fatto i compiti attivando nuove funzionalità di sicurezza contro lo zoombombing.

Le nuove funzionalità entreranno in vigore entro i prossimi 15 giorni e, a partire da quel momento, utenti anonimi non potranno partecipare alle riunioni organizzate dagli abbonati al servizio G Suite for Education o G Suite Enterprise for Education.

Con utente anonimo, Google intende chiunque non abbia effettuato l’accesso ad un account Google. Le nuove funzionalità sono evidentemente studiate per impedire lo “zoombombing”, un fenomeno diffusissimo durante il lockdown e che ha creato non pochi problemi alla DAD (didattica a distanza): utenti non autorizzati si collegano alle riunioni e le interrompono trasmettendo video scioccanti o lanciando insulti.

Google ha fatto sapere che le nuove impostazioni di sicurezza saranno attivate come impostazione predefinita per i clienti Education e che l’unico modo per disattivarle è di contattare direttamente l’assistenza di G Suite.

Google non è l’unica azienda che ha dovuto affrontare questo problema. Zoom – da cui deriva appunto il neologismo “zoombombing” – ha introdotto una serie di nuove migliorie per la sicurezza e la privacy sempre con l’intento di contrastare i disturbatori dello zoombombing.

Con il suo recente aggiornamento 5.0, ad esempio, Zoom consente agli utenti di bloccare rapidamente le riunioni, rimuovere i partecipanti, limitare la condivisione e c’è pure la possibilità di utilizzare una password per poter accedere alle riunioni.