I dirigenti di Facebook hanno avuto un lungo colloquio, su Zoom, con i leader della protesta che in questi giorni sta chiedendo alle aziende di boicottare il social. Non è andata benissimo.
I rappresentanti di #StopHateForProfit, campagna che vede la collaborazione di realtà come Color of Change, Free Press, NAACP e l’Anti-Defamation League, hanno definito l’incontro con i dirigenti di Facebook «frustrante e deludente».
Il meeting da cui siamo appena usciti è stato deludente. A questo punto, ci aspettiamo una risposta estremamente chiara alle richieste che abbiamo posto, non abbiamo avuto nulla di tutto ciò
, ha detto Rashad Robinson, Presidente della onlus Color of Change.
L’incontro tra Facebook e i movimenti che lo stanno boicottando, scrive The Verge, è durato più di un’ora. Oltre a Mark Zuckerberg hanno partecipato all’incontro anche Sheryl Sandberg, COO di FB, e il chief product officer Chris Cox.
I leader della protesta sostengono che Facebook non abbia dato nessuna rassicurazione su nessuna delle dieci richieste alla base del boicottaggio, incluso il ban alle incitazioni alla violenza da parte dei politici e ai gruppi chiusi di negazionisti dell’olocausto.
I critici del social hanno anche manifestato frustrazione per le modalità di insediamento dell’Oversight Board. ‘Too little, too late’, hanno detto:
Mentre il WSJ sostiene che la campagna di boicottaggio non produrrà grossi effetti sulle casse di Facebook: