Trump vuole cacciare gli studenti stranieri dagli USA, quindi le università iniziano a fare causa al Governo.

Con il covid-19 che continua a sferzare gli Stati Uniti, gli atenei finiscono col proporre lezioni in formato digitale, ma l’amministrazione Trump coglie la palla al balzo per togliere il visto agli studenti stranieri. Harvard e il MIT si ergono contro la nuova policy, minacciando di intraprendere percorsi legali.

Secondo quanto riferito il sei luglio dall‘ufficio immigrazione americano (ICE), non verranno garantiti permessi a coloro che si iscriveranno a istituti che offrono lezioni interamente online, inoltre agli studenti che hanno lasciato il Paese per fronteggiare il coronavirus non sarà consentito di tornare negli States.

 

Donald Trump

 

L’unica alternativa offerta dal Governo Trump è quella di chiedere il trasferimento in università che adottano un modello ibrido, a patto che queste certifichino e controllino la presenza di ogni singolo studente dotato del visto F-1.

Studenti non immigrati F-1 e M-1 che frequentano scuole operative interamente online potrebbero non poter sostenere un corso completo di corsi online e rimanere negli Stati Uniti […] per rimanere legittimamente devono lasciare il Paese o adottare altre misure, come il trasferimento in una scuola con un’istruzione di persona,

recitava la nota fornita dall’ICE.

Questa risoluzione di stampo nazionalista non solo andrà a impattare sulla vita degli studenti, ma anche sull’organizzazione stessa degli atenei. Questi dovranno infatti comunicare entro il 15 luglio all’ufficio immigrazione le modalità di insegnamento che applicheranno durante il prossimo semestre accademico.

Le azioni dell’ICE lasciano centinaia di migliaia di studenti internazionali senza opzioni educative interne agli Stati Uniti. Nonostante il suggerimento fornito da ICE per evitare l’estradizione, a poche settimane dal semestre autunnale, questi studenti sono perlopiù impossibilitati a trasferirsi in atenei che offrono istruzione diretta.

Inoltre, per molti studenti il ritornare alle loro nazioni d’origine per partecipare all’istruzione online è impossibile, non attuabile, estremamente costoso e/o pericoloso,

fanno notare le due università nel comunicato congiunto.

 

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